GALLARATE – I bimbi fino a tre anni che giocano insieme, seguiti da professionisti del mondo dell’educazione. Mentre i genitori – nel frattempo – possono socializzare tra loro, condividere esperienze e ricevere il sostegno necessario. Si tratta di “Spazio mamma – primi passi insieme“, il progetto lanciato dal Comune di Gallarate. Approvato dalla giunta, prenderà il via alla biblioteca di piazza San Lorenzo una fase sperimentale dal cinque febbraio fino a luglio. Nello specifico nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12.
Il progetto
«Un progetto su cui abbiamo puntato in campagna elettorale e a cui tengo molto», le parole dell’assessore ai Servizi Sociali, Chiara Allai. «In passato c’era uno spazio, non gestito dal Comune, a cui ho preso parte. E ho avuto molto benefici». Sì, perché «quando ero neo mamma, ho conosciuto genitori che hanno potuto darmi consigli sulle fasi della crescita. Ancora oggi mi porto avanti esperienze di vita e amicizie». Iniziativa che ora comporta il reperimento e la creazione di uno spazio, dove i bimbi siano seguiti. E i genitori («Non solo mamme, ma anche papà, nonni, tate») possano condividere opinioni e ricevere orientamento e supporto da personale qualificato come educatori, pedagogisti, psicologi, pediatri. Per l’iniziativa, inoltre, è stata richiesta all’azienda speciale sociosanitario (la 3SG) una proposta progettuale, già accolta per l’avvio alla sperimentazione, vista l’esperienza in materia educativa della prima infanzia. Il servizio sarà gratuito per gli utenti.
Uno spazio per grandi e piccoli
In particolare, lo spazio è previsto nella biblioteca di piazza San Lorenzo. Attraverso la formazione, l’auto mutuo aiuto e la presenza di personale qualificato, i genitori possono avere la possibilità di essere supportati da professionisti a gestire con maggiore sicurezza tutte le criticità educative che caratterizzano i primi anni di vita del figlio. Questo, attivando le risorse genitoriali necessarie alla risoluzione dei piccoli-grandi problemi quotidiani. Ma anche prevenendo l’isolamento sociale che più frequentemente si manifesta in questa fase di crescita e favorendo la conoscenza e l’orientamento rispetto alla rete di servizi presenti e offerti sul territorio.