GALLARATE – «Non sarà la sede distaccata di qualcosa che già esiste, ma di una nuova facoltà che sicuramente avrà un appeal differente». Con queste parole il sindaco Andrea Cassani svela qualcosa in più in merito al sempre più possibile approdo dell’Universita Insubria a Gallarate, pronta a diventare la quarta città università dell’ateneo dopo Varese, Como e Busto Arsizio. La sede prescelta è l’ex Gam, destinata a ospitare corsi di laurea dedicati alla cosiddetta industria 4.0.
Dove e quando
Dopo il primo incontro, risalente a dieci giorni fa, con il rettore Angelo Tagliabue, giovedì scorso Cassani ha incontrato Roberta Pezzetti, docente del dipartimento di Economia e delegata dai vertici università per sondare possibili soluzioni per la collocazione della nuova facoltà. «Noi abbiamo proposto come soluzione l’ex pretura di viale Milano», annuncia il sindaco. Si tratta di una struttura prestigiosa degna di ospitare un ateneo, è vicina alla stazione ferroviaria, ha di fronte il secondo parco della città e poco più distante il museo Maga, futuro Polo culturale della città e da anni scelto dagli studenti universitari della città come uno dei posti preferiti per ritrovarsi a studiare. Non ci poteva essere soluzione migliore, anche perché una parte è già libera (il piano terra dell’ex Gam) e presto potrebbe anche la polizia di Stato lasciare vuoti i suoi spazi (sono in corso le trattative per spostare il Commissariato nell’attuale palazzina di Amsc di via Aleardi). Resterebbe infine l’ala occupata dal giudice di pace, ma trovargli una nuova collocazione non è un problema imminente perché l’Insubria si insedierebbe per gradi. «Il possibile insediamento avrebbe bisogno di almeno un anno di autorizzazioni», rende noto il sindaco. «Se tutto andrà bene, se troveremo la soluzione che accontenti loro e sia fattibile per noi, l’inizio delle lezioni sarebbe dall’anno accademico 2022- ‘23».
Il manifatturiero
La nuova facoltà sarebbe incentrata sull’industria 4.0, ovvero le nuove metodologie apportate dalla trasformazione tecnologica che stanno avendo un grande impatto soprattutto sul manufacturing, ossia sull’attività di produzione e trasformazione del prodotto. L’Internet of things, i robot, la realtà virtuale e aumentata, ma soprattutto i Big Data stanno trasformando il tessuto produttivo. E Gallarate attraverso l’Insubria sarebbe pronta ad accogliere la sfida. La conferma arriva da Cassani: «Sì, la facoltà sarebbe legata in parte al manifatturiero e dunque anche al contesto gallaratese che da sempre si è caratterizzato per la sua vocazione imprenditoriale».
Una sede dell’Università Insubria a Gallarate. Molto più di un’ipotesi