Galparoli: «In Forza Italia c’è entusiasmo. Farioli? Lavora per i moderati»

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VARESE – «Per vincere a Varese c’è bisogno dell’impegno di tutti. Anche di coloro che alle ultime elezioni hanno votato Galimberti e ora hanno deciso di sostenere Matteo Bianchi». Lo dichiara il responsabile provinciale degli Enti locali di Forza Italia, Piero Galparoli.

Ma la “chiamata alle armi” dei varesini di centrodestra non può in questo momento essere declinata  su Busto Arsizio, dove Gigi Farioli ha fatto saltare il banco. «Calma – rintuzza subito Galparoli – l’accordo provinciale sottoscritto da tutte le forze di centrodestra non è stato disatteso da Farioli. A Varese e a Gallarate ci sono liste civiche a sostegno del sindaco, mentre a Busto c’è una lista del sindaco. Non solo, ma credo che a Busto ci sia chi ci ha messo la faccia, rinunciando a posizioni garantite per cercare di costruire quello che tutti gli esponenti dei partiti e dei gruppi moderati vogliono da anni. E questo è proprio Farioli».

Piero Galparoli, si sente parlare di una lista di Forza Italia a Varese quasi pronta e con l’ingresso degli “orrigoniani” il fronte moderato liberal popolare del centrodestra ha chiuso il cerchio. Dica la verità: viste le difficoltà del partito, se l’aspettava? 
«Per certi versi no. Sono sorpreso anch’io. Ma non tanto per essere riusciti a mettere insieme il numero dei candidati necessari, ma per l’entusiasmo di chi abbiamo coinvolto. Forse anche perché dopo cinque anni di amministrazione Galimberti c’è chi, pur non essendosi mai impegnato in politica, ha voglia di cambiare. Ma non solo. Forza Italia a Varese ha dato vita a un percorso politico chiaro e in linea con le indicazioni del direttivo provinciale. Se vogliamo anche di ricostruzione. Essere riusciti a riunire sotto lo stesso tetto i vari gruppi moderati del centrodestra credo sia un punto di partenza importante».

Completato qualche giorno fa con l’adesione dell’ex Lista Orrigoni. Cerchio chiuso? 
«Luca Boldetti ha già ufficializzato la sua volontà a candidarsi con noi. Ora aspetto la decisione di Valerio Vigoni, medico stimato e autorevole. Abbiamo lavorato per costruire un gruppo in cui ci sono esponenti di partito, civici con esperienza amministrativa ed esponenti della società civile e imprenditoriale varesina. Al momento siamo soddisfatti».

Orrigoniani che scegliendo Forza Italia, hanno svuotato uno spazio della civica a sostegno di Bianchi. Anche per, diciamo, incompatibilità politica. Non crede che possa essere un problema? 
«E’ un tema che non mi appassiona. Io credo che per vincere a Varese sia necessario il contributo di tutti. Anche di chi ha cambiato idea rispetto a cinque anni fa. Sostengo questo da tempo, tanto che al tavolo provinciale sono stato tra coloro che, in maniera chiara, hanno detto che per vincere avremmo dovuto mettere a disposizione di Matteo Bianchi tutte le risorse possibile. E’ questo che conta».

E a Gallarate? Forza Italia dopo aver alzato la testa non ha fatto un po’ marcia indietro?
«Io guardo ai fatti. Da un lato il sindaco Cassani ha subito dato il segnale di rispettare il mandato del centrodestra provinciale e rinunciare alla sua lista personale e dall’altro Nicola Mucci ha messo a disposizione la sua esperienza e riportato entusiasmo all’interno del partito. In un contesto, quello gallaratese, forse il più difficile per Forza Italia rispetto a Varese e Busto. Nessuna retromarcia direi».

Resta Busto, dove molti stanno cercando di far rientrare Gigi Farioli. Non il sindaco Antonelli però. E la questione verrà affrontata in maniera definitiva al prossimo direttivo provinciale del partito (sabato 24 luglio ndr). Qual è la vostra posizione sullo strappo?
«Primo: Gigi Farioli ha preso una decisione, ma non è stato lui a strappare. C’era e c’è un accordo sottoscritto dai referenti provinciali di centrodestra inequivocabile. Ovvero niente liste civiche personali del sindaco. A Varese è stato rispettato, a Gallarate pure. A Busto no. E chi deve garantire l’attuazione di quanto concordato è il candidato sindaco che dovrebbero cercare di fare sintesi. Insomma le regole, quando pattuite, devono valere per tutti. Altrimenti è normale sentirsi con le mani libere».

Però converrà che Busto non è esattamente Duno (con tutto il rispetto per il Comune più piccolo del Varesotto). Insomma la questione non può essere liquidata come “isolato caso locale”. Non crede? 
«E’ chiaro che ne parleremo al prossimo direttivo. Come parleremo di Caronno Pertusella, dove Walter Galli è il nostro candidato, ma non è al momento l’unico candidato di centrodestra. La posizione che emergerà, ne sono convinto, verrà portata avanti dal nostro commissario provinciale. Giacomo Caliendo in questi due anni ha dimostrato di rispettare sempre la posizione condivisa dal direttivo».

Insistiamo, Forza Italia come si colloca rispetto alla scelta di Farioli, il quale, ricordiamolo, è anche commissario cittadino del partito? 
«Farioli sta cercando di costruire un progetto che tutti i moderati o centristi hanno sempre detto e a volte cercato di impostare. E lo sta facendo mettendoci la faccia e rinunciando anche a possibili  future posizioni personali. E se tutte le forze che guardano a “questo centro”  riescono a fare sintesi e dare vita a un polo moderato, il progetto di Farioli può avere gambe per camminare».