Giornate FAI: luce sulle opere di Richino Castiglioni a Busto, Castellanza e Gorla

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BUSTO ARSIZIO – Le Giornate FAI d’autunno del 14-15 ottobre riaccendono i riflettori – e no, stavolta i lampioni del centro di Busto non c’entrano – sulla figura del grande architetto bustocco Enrico Castiglioni, detto Richino, aprendo le porte di alcuni dei più celebri complessi architettonici da lui progettati, tra cui l’Istituto Facchinetti di Castellanza e il Villaggio Sant’Anna a Busto Arsizio. «È sempre legato al territorio che gli ha dato occasioni e possibilità di esprimersi», come fa notare l’architetto Stefano Castiglioni, figlio di Richino e già presidente dell’Ordine degli Architetti di Varese.

La figura di Richino

Per mesi è stato al centro delle polemiche sui lampioni di design che aveva firmato per il centro storico di Busto Arsizio, ora la figura di Richino Castiglioni assurge a protagonista assoluta di una sorta di percorso monografico proposto nel corso delle Giornate FAI del 14 e 15 ottobre. «Anche per me è stata una scoperta – rivela la capodelegazione del Fai del Seprio Antonella Franchi – la sua figura mi ha colpito tantissimo per il discorso della luce e dell’urbanizzazione delle periferie».

I beni aperti al pubblico

Per l’occasione dalle 10 alle 18 saranno aperti e visitabili – grazie ai volontari del FAI e agli “apprendisti ciceroni” delle scuole (ma anche alle schede redatte dal neo-architetto Riccardo Monti autore di una tesi di laurea su Richino) – alcuni dei più noti edifici progettati da Richino Castiglioni negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso in tre Comuni del territorio: a Busto Arsizio l’Enaip di Beata Giuliana e il Villaggio Sant’Anna, a Castellanza l’Istituto Facchinetti e a Gorla Minore la scuola Parini e la chiesa parrocchiale di Prospiano dei Santi Nazario e Celso (sabato 14 dalle 13 alle 18.30, domenica 15 dalle 13 alle 17.30). Inoltre sabato 14 ottobre alle 21 si terrà una conferenza in sala Tramogge dei Molini Marzoli con gli interventi degli architetti Stefano Castiglioni, Paolo Bossi e Barbara Galli. Ci sarà modo di riscoprire altre visioni di Richino, come la “Città E”.

Le voci

«Un’iniziativa che premia la figura di Richino e la sua opera sul territorio – sostiene la vicesindaco e assessore alla cultura di Busto Arsizio Manuela Maffioli – è importante mantenere questo sguardo allargato sul territorio, che è senza confini e non è perimetrabile e circoscrivibile». Per Davide Tarlazzi, assessore alla cultura a Castellanza, quello tracciato dal FAI è «un percorso che invita non al mordi e fuggi ma a ritornare e costruire una conoscenza più approfondita su una figura che occorre tener viva e presente». E il sindaco di Gorla Minore Vittorio Landoni aggiunge: «Per noi è la ciliegina di fine mandato».

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