Portare i giovani nelle istituzioni: “ricetta” anti-disagio in Prefettura a Varese

VARESE – Un incubatore di legalità che coinvolga i giovani portandoli a vivere esperienze dirette all’interno delle istituzioni, a stretto contatto con forze dell’ordine e personale di soccorso sanitario. Il progetto, che abbraccerà cinque comuni del Varesotto, è stato presentato in Prefettura questa mattina, mercoledì 11 gennaio: l’occasione una riunione presieduta dal prefetto Salvatore Pasquariello, dedicata proprio alle problematiche connesse al disagio giovanile.

L’esperienza di Ragazzi on the Road

Quello odierno è stato un nuovo appuntamento sul tema dopo le riunioni che si erano svolte già nei mesi scorsi. Un argomento particolarmente caro al prefetto, che fin dal giorno del suo insediamento ha indicato proprio il disagio giovanile post-Covid come una delle priorità da affrontare. A prosecuzione dell’attività avviata nel 2022 sono state approfondite le problematiche già analizzate: in particolare è stato presentato oggi il progetto dell’associazione socio-educativa Ragazzi on the Road, che da 15 anni opera sul territorio lombardo a favore dei giovani. Un’iniziativa volta a promuovere un maggior coinvolgimento degli stessi in attività istituzionali e di carattere civile e sociale.

Un format che funziona

È stato il fondatore di Ragazzi on the Road Alessandro Invernici ad entrare nel dettaglio del “format” partito dalla provincia di Bergamo che ora vuole allargarsi anche a Varese. Il target di riferimento sono i ragazzi dai 16 ai 20 anni: ci si rivolge in particolare ai giovani con le situazioni più problematiche. L’obiettivo è quello di portare i ragazzi “difficili” a vivere delle esperienze dirette nelle istituzioni. «Si mettono nei panni delle forze dell’ordine, delle istituzioni e dei soccorritori: chi in pattuglia, chi in ambulanza e in centrale operativa, per poter comprendere e imparare attraverso la realtà – spiega Invernici – crediamo che si debba agire sulla realtà e soprattutto sulla consapevolezza di questi giovani». Una formula che funziona, come spiega lo stesso fondatore dell’associazione. «Cambia davvero la prospettiva: prendiamo ragazzi borderline e ci sono situazioni molto gravi che hanno visto un cambiamento repentino. I ragazzi si sentono parte dello Stato e delle istituzioni e alcuni di loro poi manifestano il desiderio di entrare a far parte delle forze dell’ordine».

I protagonisti

Alla riunione hanno partecipato amministratori dei comuni di Varese, Somma Lombardo e Ferno, che collaboreranno insieme anche a Sumirago e Albizzate al progetto con Ragazzi on the Road: il primo step sarà la sottoscrizione di un protocollo per definire le modalità di applicazione sul territorio, in modo da partire già nei prossimi mesi. Quindi i rappresentanti delle forze dell’ordine, dei Vigili del fuoco, Ats Insubria, Asst Sette Laghi, Asst Valle Olona, 118 di Varese, Automobile Club Varese e la già citata associazione Ragazzi on the Road. Invitati all’incontro di oggi anche la Fondazione Comunitaria del Varesotto e l’associazione dei familiari delle vittime della strada. L’incidentalità stradale è infatti un tema strettamente correlato al disagio giovanile: in tale ottica il prefetto Pasquariello ha ricordato il recente appello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai giovani.