Giro d’Italia, Santiago Buitrago “conquista” le Tre Cime di Lavaredo

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TRE CIME DI LAVAREDO – Il tappone dolomitico del 106° Giro d’Italia, una 19^ frazione da 183 chilometri con 5 Gran Premi della Montagna più un muro verticale non categorizzato, ha fatto parlare la Cima Coppi. A distanza di dieci anni dall’impresa di Vincenzo Nibali, il nuovo re delle (piovose) Tre Cime di Lavaredo è Santiago Buitrago. Non un uomo classifica, dunque: il podio è completato da altri due dei numerosi fuggiaschi di giornata, il solito Derek Gee (Israel Premier Tech) al quarto 2° posto di questo Giro, e un tenace Magnus Cort Nielsen (EF). Pochi metri dopo di loro sono andati in scena i giochi tra big, con Primoz Roglic che in extremis ha preso tre secondi alla maglia rosa Geraint Thomas e domani affronterà la cronoscalata decisiva con 26 secondi di ritardo dal gallese della Ineos.

Il classe ’99 colombiano della Bahrain Victorious, sostenuto a grandissima voce da Franco Pellizotti in ammiraglia, bissa così il trionfo della Ponte di Legno – Lavarone al Giro dell’anno scorso: quarta vittoria in carriera per lui, la prima stagionale. La maglia rosa resta di Mister G, mentre Joao Almeida (UAE) resta saldamente in bianco ma perde terreno in chiave generale. Intatta ovviamente la ciclamino di Jonathan Milan (che oggi festeggia il compagno vittorioso) mentre leggermente meno scontato era che mantenesse l’azzurra Thibaut Pinot (Groupama FDJ) a cui resta solo domani da difenderla da Gee sul monte Lussari.

Nota a margine: in difficoltà Eddie Dunbar, Lennard Kämna e Andreas Leknessund.
Damiano Caruso si riprende la quarta posizione, quella di “primo degli altri”.

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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