Il 23 maggio è la “Giornata lonatese della legalità”. Ma è scontro politico

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LONATE POZZOLO – Lonate Pozzolo ha approvato per il 23 maggio l’istituzione della “Giornata lonatese della legalità”, esprimendo al contempo una ferma condanna per l’ndrangheta e ogni altra forma d’illegalità che da anni ormai macchiano l’immagine della città. Ma neanche la lotta alla criminalità organizzata riesce a mettere assieme maggioranza e opposizione, superando le differenze politiche o strette logiche di contrapposizione per dare un forte segnale di unità intorno a un tema così importante per il territorio e la comunità locale.

Giunta e consiglio

A fronte della proposta d’istituzione della Giornata lonatese della legalità, avuto il parere favore della Consulta legalità, la giunta comunale, con delibera del 18 febbraio, ha provveduto in autonomia all’approvazione. Di fatto ha così anticipato di pochi giorni la discussione in consiglio comunale, prevista attraverso la mozione presentata dalle opposizioni di Centrodestra per Lonate  (Forza Italia, Lega, Udc, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia). Che ora parlano di «assoluta scorrettezza attuata». Perché l’obiettivo è stato certamente raggiunto, «ma al di là di tecnicismi o delle acrobazie verbali adottate dalla maggioranza, resta l’amaro in bocca per la palese scorrettezza non tanto verso il nostro gruppo consiliare, ma verso l’assise civica, massimo organo democratico locale e rappresentativo di tutta la nostra comunità senza distinzione di parte».
In aula il sindaco aveva già controbattutto alle rimostranze delle opposizioni. «Mi sembra di capire da parte vostra che la cosa fondamentale non è che ci sia la Giornata della Legalità, ma che l’avete proposta voi. Nella Consulta tra i nominati c’è anche un componente del vostro gruppo: la proposta  poteva portarla in quella sede, perché quello è il suo ruolo. Forse non è stato capito».

La loro legalità

Ventiquattro ore dopo il termine della seduta il “Centrodestra per Lonate” continua però a considerarlo un grave affronto. E in una nota scrivono: «È possibile che un sindaco ed una giunta, seppur legittimati a governare (essendo espressione però di una sola parte della popolazione) umilino così profondamente il consiglio comunale e dunque tutta la nostra comunità? Di approvare comunque la mozione si è fatta carico l’opposizione, mentre si registra l’astensione, tra sorrisetti e ridolini, della maggioranza. Astensione inutile, arrivata su un tema a loro così tanto caro. Un discorso formale diranno alcuni, ma dai risvolti molto sostanziali. Abbiamo capito che al sindaco Nadia Rosa e alla sua maggioranza non interessa la legalità, ma solamente la “loro” legalità. Un giocattolo da utilizzare a piacimento, magari per propaganda. Per estensione ci domandiamo se al Sindaco e alla maggioranza interessi realmente il bene comune della nostra comunità locale o solamente il “loro” bene comune?».

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