ROMA – È il leghista Lorenzo Fontana (nella foto con Umberto Bossi) il nuovo presidente della Camera dei Deputati. Dopo le tensioni di ieri sul voto del presidente del Senato Ignazio La Russa, il centrodestra si è ricompattato alla quarta “chiama” di Montecitorio: anche Forza Italia ha espresso le sue preferenze per l’ex ministro della famiglia. Per Fontana in tutto 222 voti, meno dei 237 della coalizione ma ampiamente sufficienti per superare il quorum di 201. Il neo-presidente ha 42 anni e, dopo Irene Pivetti, è il secondo più giovane deputato a salire sullo scranno più importante di Montecitorio.
Opposizioni divise
Veneto di Verona, vicesegretario della Lega e già ministro della famiglia, Lorenzo Fontana è stato votato anche da Forza Italia, pur disperdendo (considerando le assenze in aula) 8 voti potenziali, segno che la situazione nel centrodestra non è ancora del tutto risolta. Il Pd aveva proposto il nome di Maria Cecilia Guerra anche alle opposizioni, ma Azione/Italia Viva ha scelto di votare Matteo Richetti e il Movimento 5 Stelle ha puntato sull’ex magistrato Federico Cafiero de Raho. Prima della votazione nell’aula di Montecitorio alcuni Deputati, tra cui Alessandro Zan, hanno esposto uno striscione contro Fontana: «No a un presidente omofobo pro Putin». Subito rimosso.
Ora il governo
«Gli italiani ci chiedono risposte immediate e non perdere tempo» il commento di Giorgia Meloni, che tra una settimana potrebbe ricevere l’incarico di formare il nuovo governo. «Uno a zero palla al centro: abbiamo eletto presidente del Senato e della Camera al primo voto»: commenta il leader della Lega Matteo Salvini. E a chi in Transatlantico gli ha chiesto dell’ipotesi che Forza Italia vada da sola al Quirinale risponde che «andremo alle consultazioni insieme».