Varese, il turismo cresce ma mancano le camere: un corso per aprire un b&b

VARESE – Da un lato c’è la richiesta da parte di persone che necessitano di soggiornare a Varese per motivi di lavoro o turismo, dall’altro c’è la disponibilità di spazi liberi nelle case dei varesini che possono fruttare un reddito con pochi semplici passaggi. Comune di Varese e Associazione B&B Varese puntano a mettere in contatto queste due realtà, promuovendo un corso che si rivolge ai varesini.

Aumentano i turisti, scarseggiano le camere

«È una necessità che c’è sul territorio – spiega il vicesindaco Ivana Perusin – ultimamente abbiamo ricevuto tantissime richieste di persone che hanno bisogno di un alloggio in città e questa è un’ulteriore conferma del fatto che i numeri delle presenze sono migliori del 2019. Tante persone faticano a trovare camere per soggiornare». Ecco dunque l’idea di promuovere un momento formativo per chi i locali li ha a disposizione. «Sappiamo che ci sono tanti spazi liberi in città, l’esempio più banale è quello del figlio che va a Londra a studiare con i genitori che hanno a disposizione la camera vuota per diversi mesi».

Mercoledì 19 il corso

Mercoledì 19 ottobre presso la Sala Montanari dalle 9.30 alle 12.30 (registrazioni dalle 9) si terrà dunque un corso aperto a chi è interessato ad affittare un appartamento o una camera. L’apertura sarà proprio di Ivana Perusin, che farà il punto sulla crescita del turismo in città e la conseguente necessità di spazi addizionali. Alfredo Dal Ferro, presidente dell’Associazione B&B Varese, spiegherà come si diventa un regolare host sul territorio e quali sono le normative in materia. Roberta Pasinato, dirigente del Comune di Varese, illustrerà il funzionamento dell’imposta di soggiorno, mentre la Polizia annonaria tratterà il tema del fenomeno dell’abusivismo nelle Ota. Infine Massimiliano Russo di BBKing Italia spiegherà le possibilità di gestione di strutture alberghiere in outsourcing.

Ivana Perusin e Alfredo Dal Ferro

Nel rispetto delle leggi

A confermare l’aumento dei visitatori in città è anche Alfredo Dal Ferro. «Dopo gli eventi sportivi a Varese abbiamo avuto molta richiesta da parte dei turisti, che si è accumulata alla richiesta di chi a Varese si ferma per lavoro per tempi abbastanza lunghi, settimane o mesi». Dal Ferro spiega anche l’importanza di operare rispettando le normative vigenti. «Abbiamo voluto organizzare questo corso perché chi ha delle camere disponibili fa fatica a trovare le informazioni su come gestirle nel rispetto delle leggi. C’è poca burocrazia e pochissimi costi: si può aprire e chiudere in pochi minuti». Gli adempimenti, a tutela non solo dell’ospite ma del gestore stesso, sono principalmente tre: la segnalazione dei nominativi alla Questura e per fini Istat e la riscossione dell’imposta di soggiorno. Chi non è in regola spesso non lo fa volutamente. «Nella maggior parte dei casi – osserva Perusin – non lo fa per evadere, ma perché non conosce i procedimenti corretti. Questo è uno strumento per aiutare la legalità».

200 realtà a Varese città

Senza partita Iva si possono aprire tre tipologie di strutture: la locazione (per affitti sotto 30 giorni), la casa vacanza (da 1 giorno fino a 9 mesi) e il classico bed and breakfast, che oltre alla notte offre anche la colazione e può fornire servizi. Le regole sono leggermente diverse l’una dall’altra per questi tipi di strutture. «Sono attività non imprenditoriali che si possono fare senza partita iva ma sono istituzionalizzate», continua Dal Ferro. Gli ultimi dati aggiornati ad agosto dell’extralberghiero parlano di oltre 1000 strutture istituzionalizzate in provincia di Varese. A livello cittadino sono circa 200. Questo tipo di strutture ha una redditività da 5.000 a 15.000 euro all’anno circa. Negli ultimi 10 anni c’è stata una crescita continua, con una tendenza del +10% all’anno. Ora si punta dunque ad aumentare le camere disponibili in città, anche in vista del periodo di Natale per il quale il Comune punta sugli spettacoli ai Giardini. «Lo scorso anno abbiamo riempito gli spazi che c’erano in città e lo stesso ci aspettiamo per la fine di quest’anno», conclude il vicesindaco.