In viaggio con un gioiello d’altri tempi

UN TURISMO DI CLASSE SU AUTO STORICHE E D'EPOCA. E IL GAMS CLUB DI GALLARATE COMPIE QUARANT'ANNI

Auto d'epoca in piazza Libertà a Gallarate

Slowdrive, ovvero guida lenta. Non è solo il titolo di una bella canzone dei Sonntag, ma è soprattutto uno stile di turismo (e di vita) di nicchia: lo stile di chi ama vivere con classe, guidando la propria auto storica (o d’epoca) in modalità “slow”, lontano dagli ingorghi e dallo stress della vita moderna, con la propria compagna seduta accanto o in coda ad altre auto storiche di amici animati dalla medesima passione, apprezzando ogni singolo meraviglioso suono di quei gioielli della meccanica che appartengono ad un passato ormai lontano.

Slowdrive è innanzitutto uno stile di vita

Slowdrive è il piacere di guidare un’auto d’altri tempi, di ammirare paesaggi, magari neppure troppo lontani da casa, di vivere questa esperienza con un ritmo lento – ritmo imposto dalla “vecchia signora” che ti porta a spasso – e poi di fermarsi in un buon ristorante, di pernottare in hotel di classe. Insomma, l’esatto opposto del fast tourism e dei ritmi frenetici che divorano tutto e tutti, a cominciare dagli anni. La canzone dei Sonntag, accattivante e introspettiva, narra della nostalgia che affiora fra le note di una melodia che ci invita ad intraprendere un viaggio in auto senza meta. Ecco lo slowdrive.

Da sinistra, Marco Binetti (vicepresidente GAMS), Arturo Ferraro (presidente GAMS), Livio Cagnola (co-fondatore del prestigioso Club)

Chi incarna questo stile è il GAMS Club di Gallarate, uno dei più importanti club nazionali di auto e moto storiche. Compie quarant’anni proprio quest’anno: “Nacque nel 1984 – racconta Livio Cagnola, uno dei soci fondatori e una delle colonne portanti del club – eravamo dieci amici appassionati di auto storiche e prendemmo un locale alle Querce. Oggi i soci sono più di mille”. Ma cosa è cambiato in questi anni? “Beh, innanzitutto siamo diventati tutti più vecchi” sorride Livio Cagnola: “Ma i collezionisti di auto, quelli veri, sono rimasti gli stessi: animati dalle medesime passioni per le proprie auto, dal piacere di guidarle, di sentirle rombare. Sono gli appassionati veri, che amano i propri gioielli della meccanica di un tempo”. Ed è qui che si innesta il piacere di fare turismo sulla propria auto storica.

La meta è il viaggio stesso. Lo spiega Marco Binetti, vicepresidente del GAMS, che a bordo della sua Beta Montecarlo va spesso in avanscoperta per individuare itinerari e location, che poi si tradurranno in programmi di viaggio per le varie manifestazioni riservate ai soci del Club: “L’aspetto più entusiasmante di queste esperienze è stare insieme, fra amici e appassionati di auto storiche e di auto d’epoca – commenta Marco Binetti – a cominciare dal restauro della propria auto, che generalmente coinvolge più persone, diventa argomento di confronto e di condivisione. Il resto è puro piacere: guidare il proprio gioiello storico con la propria moglie accanto, lentamente, e gustare il mondo che abbiamo intorno”.

Ma quali dimensioni ha questo turismo di classe, e per certi aspetti d’elite? Difficile dirlo. Le manifestazioni organizzate dal GAMS raccolgono molte adesioni: “La Coppa Malpensa (una competizione, ma molto slow per chi la interpreta nel modo intelligente, ndr) riunisce in media 70 equipaggi, il Giro dei Sette Laghi, che ci porta per due giorni nelle più belle località della nostra provincia di Varese, è ogni anno un successo incredibile” spiega il dinamico presidente del GAMS Arturo Ferraro. “Ma dobbiamo aggiungere le moltissime escursioni su auto d’epoca non pianificate dal club ma dai singoli soci: gruppi di amici che si organizzano in autonomia e via, partono insieme, ognuno sulla propria auto, per il puro piacere di guidare”. Auto che hanno fatto la storia… “Ma anche la cultura” precisa Arturo Ferraro: “Una cultura che va preservata e a questo dovranno pensare le nuove generazioni, i giovani che ci seguiranno”. In un mondo che viaggia a velocità sempre più elevate, la scommessa sui giovani sembra ardua: “In realtà ci sono giovani che si avvicinano al mondo delle auto d’epoca e a questo tipo di turismo – prosegue Ferraro – lo zoccolo duro degli appassionati e dei collezionisti resta quello di persone di una certa età, ma questo stile di guidare, che è uno stile di vivere, è un piacere che dà sensazioni uniche: ricordo quando feci il giro dei passi del massiccio del Sella, sulla mia auto d’epoca, in Alto Adige: fu compiere un’impresa e la soddisfazione fu immensa”. Insomma, un piacere che può contagiare anche le nuove generazioni, a condizione che si riscoprano gli antichi valori, abbandonando un po’ tutto l’effimero che sta soffocando la vita.

Gioielli d’altri tempi per il puro piacere di guidare

Fra le principali manifestazioni che il GAMS ha in programma ci sono i due appuntamenti fissi annuali, la Coppa Malpensa (10 novembre) e il Giro dei Sette Laghi (14 e 15 settembre). Ma poi ci sarà la Festa del solstizio d’estate (20 giugno), la celebrazione del Centenario dell’autostrada A8 (21 settembre) e numerosi raduni, fiere e visite a musei. Tutto rigorosamente slow.