VARESE – «Oggi pomeriggio verso le 14 ci hanno staccato la corrente: abbiamo già segnalato la cosa alle forze dell’ordine, è un disastro. Così non si può fare assolutamente nulla, nemmeno una visita del veterinario». È la voce degli allenatori delle scuderie di via Galdino. Non si è risolta dunque la situazione di tensione all’Ippodromo di Varese scoppiata a fine marzo: ora gli allenatori chiedono la mediazione del Comune.
Il nodo canoni
Due settimane fa la società che gestisce l’Ippodromo inviava una comunicazione agli allenatori, chiedendo di provvedere al pagamento delle utenze dell’elettricità che risultano scoperte. Oggi si è passati ai fatti: l’elettricità è stata tolta nelle scuderie. «Ma così vengono colpiti tutti indistintamente – dicono gli allenatori – se anche ci fosse qualche ritardo nei pagamenti da parte di qualche proprietario non si può agire così. Non si possono gestire 250 cavalli al buio e ci sono una ventina di persone che vivono qui con i freezer che si scongelano e i boiler elettrici per l’acqua calda. Queste cose non dovrebbero succedere nel 2024: sembra di essere nel Medioevo».
La richiesta al Comune
«Il problema è nato dopo che la società voleva disidire i contratti attuali per farne di nuovi più alti – dicono gli allenatori – noi ci siamo opposti: paghiamo 130 euro al mese a cavallo per l’uso del box e della pista, e l’Ippodromo prende delle sovvenzioni dal Ministero per la presenza del centro allenamento». Poi c’è la questione degli allenamenti alla domenica. «Sono stati vietati, ma se il cavallo corre il mercoledì la domenica si deve allenare». Ora nelle scuderie delle Bettole si auspica in una soluzione istituzionale. «Il sindaco deve intervenire, chiediamo l’aiuto del Comune. Auspichiamo in una mediazione tra sindaco, operatori e la Società Varesina in modo che questa mediazione aiuti a risolvere il problema».
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