Jerago, Fontana lancia il centrodestra (con Azione). Marino: «Cestiniamo Aliverti»

JERAGO CON ORAGO – «Siamo il centrodestra, uniti vinciamo». Parata di big di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia – tra cui anche Attilio Fontana, governatore di Regione Lombardia – al fianco del candidato sindaco Salvatore Rosario Marino per la serata elettorale della lista “Gente di Jerago con Orago” dedicata al tema dei rifiuti, ieri sera 7 maggio alla chiesa vecchia di piazza San Giorgio. E c’è anche Azione, intervenuto (a distanza) all’evento con la senatrice eletta a Varese Giusy Versace e pronto ad esprimere, in quota civica, Mara Tamantini come assessore all’istruzione e ai servizi sociali.

Fontana al fianco di Marino

Il primo a parlare è proprio il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana: «Il centrodestra, dove amministra e dove governa, amministra e governa bene». E dopo aver toccato il tema della serata – «la sostenibilità non è una scelta ideologica» e la Lombardia ne è modello, «abbiamo esempi eccezionali come un allevamento di maiali in cui si riutilizza tutto e si è realizzata la vera circolarità» – il governatore sottolinea che anche a Jerago con Orago «serve gente concreta che abbia esperienza e sappia amministrare: squadra di persone capaci, tutte quante con esperienza».

Parata di “big”

Giuseppe De Bernardi Martignoni con Marino

Poche ma incisive parole dal candidato sindaco Salvatore Marino, che punta a «cestinare l’attuale amministrazione per dare un presente e un futuro migliore alla nostra comunità». Intervengono l’onorevole Marco Osnato e l’assessore regionale alla cultura Francesca Caruso per i “Fratelli”, il deputato Stefano Candiani, il consigliere regionale Emanuele Monti, il segretario provinciale Andrea Cassani e l’ex consigliere al Pirellone Francesca Brianza per la Lega, il sindaco di Gorla Maggiore Pietro Zappamiglio per Forza Italia, oltre alla senatrice Versace di Azione. Ma è il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giuseppe De Bernardi Martignoni, da una vita a fianco dell’«inossidabile» Marino, a dare la scossa finale: «Siamo il centrodestra, insieme vinciamo. E a Jerago con Orago dobbiamo dare una svolta: quella di Aliverti e Ginelli è un’amministrazione statica e ferma, con un programma standard. Ha tagliato i platani, lasciando una ferita, e non si sa ancora quale sarà la tariffa puntuale di Coinger, guarda caso posticipata dopo le elezioni».

L’intervento di Giusy Versace

Il “caso” Coinger

Ed è proprio Coinger il tema caldo della serata, e della campagna elettorale di “Gente di Jerago con Orago”. Lo fa notare anche Andrea Cassani, che parlando da sindaco di Gallarate: «Il nostro è un territorio che si presta poco alla tariffa puntuale: pochi incivili che gettano i rifiuti nei cestini e nei boschi possono far pagare il costo alla collettività». E chiedendosi il perché della scelta di Coinger arriva a dire: «Non vorrei che si passasse alla Tarip per nascondere rincari nei confronti dei cittadini – l’entrata a gamba tesa di Cassani – si fa finta di aiutare da una parte con la baby card, ma dall’altra si chiedono più soldi alle famiglie premiando i nuclei con pochi componenti con la tariffa puntuale. Mi auguro che un’amministrazione di centrodestra possa riportare le politiche di questo distretto a qualcosa di più sensato che eviti una perdita di sovranità sui costi di smaltimento». E se l’assessore designato (da Marino) ai lavori pubblici, Davide Biganzoli, denuncia «l’incremento del 20-30% della bolletta dei rifiuti e le cifre tenute nascoste nonostante tre anni di sperimentazione», è Andrea Panfili, assessore al bilancio “in pectore” in un’eventuale giunta Marino, a svelare la linea che verrà seguita in caso di successo: «Siamo favorevoli alla Tarip, ma la gestione deve rimanere in capo ad ogni singolo comune e se ci viene chiesto uno sforzo aggiuntivo ci deve essere riconosciuto un premio, in termini di risparmio. Se saremo eletti ci batteremo per cambiare le cose in Coinger, oppure potremo orientarci verso altri operatori che si occupano della raccolta rifiuti». Perché l’attuale gestione della raccolta «sembra essere più complicata e più costosa». E Marino chiude promettendo: «Non venderemo il nostro comune. Il comune è nostro e ce lo gestiamo noi, non lo gestisce Coinger.»

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