Juve maestosa (0-1), Roma ordinaria amministrazione (3-0). Le squadre italiane sono uscite rinfrancate dal martedì di Champions League. La squadra di Allegri ha vinto all’Old Trafford di Manchester disputando una gara perfetta per una settantina di minuti, concedendo praticamente zero agli avversari.
Juve scintillante ma piedi per terra
Briciole nel palo di Pogba e poco altro, se non qualche mischia senza particolari emozioni. Una prova di forza che certamente da convinzione a un gruppo che corre da favorito verso la prossima finale di Champions League. Ma attenzione a non esaltarsi troppo presto. E’ profondamente sbagliato paragonare questo Manchester United, ad esempio, a quello che duellava negli anni Novanta con la Juve di Marcello Lippi. I Red Devils di oggi ne portano solo il leggendario nome. Per il resto non c’è alcuna somiglianza, neppure una lontana parentela. Alla prova dei fatti il girone di qualificazione della Juventus si sta rivelando molto più semplice di quanto si potesse immaginare inizialmente. Il Valencia è addirittura quattordicesimo in classifica nella Liga. Il Manchester United è solo decimo in Premier. Due squadre in grave crisi di identità e di punti. La Juve ha sbaragliato la concorrenza senza troppe difficoltà, ma attenzione a non sopravvalutare gli impegni affrontati. Il Valencia che non vince in Svizzera con lo Young Boys, quarta squadra del girone, è un chiaro segnale della mediocrità complessiva. Fermo restando che se gli avversari non sono all’altezza della situazione non è certo una colpa di chi guida il girone a punteggio pieno: l’unica squadra con il filotto in canna dopo tre giornate, in attesa che l’Inter scenda in campo a Barcellona (entrambe ancora a punteggio pieno). Ma la Juve ha impressionato per autorevolezza, compattezza ed esperienza.
La Roma ha fatto il compitino
Non fa tremare i polsi dalla paura neppure il girone della Roma, dove persino il Real Madrid sta faticando e non poco (stasera vittoria di misura 2-1 al Bernabeu contro il Viktoria Plzen) a conquistare punti e consensi. La squadra di Di Francesco, giocando una discreta gara, si è messa alle spalle la brutta figura di sabato scorso contro la Spal. Dopo aver trascorso i primi minuti in apnea con i russi che hanno sfiorato il gol in un paio di occasioni (bravo Olsen), Dzeko è tornato a essere cecchino quasi infallibile e Under il suo perfetto scudiero. Una gara non clamorosa, ma tanto è bastato per annichilire i moscoviti reduci dal colpaccio casalingo contro il Real Madrid. La Juve è praticamente qualificata: una passeggiata in carrozza. La Roma, invece, dovrà sudarsi la qualificazione a Mosca in un autentico spareggio. Ma occhio a non distrarsi e a non esaltarsi troppo.