La boxe olimpica porta Busto al centro del mondo: 8 giorni di gare, «festa di sport»

BUSTO ARSIZIO – Il sogno olimpico del pugilato parte da Busto Arsizio. A palazzo Gilardoni la presentazione ufficiale dell’evento Road to Paris 2024, il primo torneo mondiale di qualificazione olimpica di boxe, che vedrà sfidarsi sul ring della e-work Arena 632 atleti (399 uomini e 233 donne) provenienti da 114 nazioni (112 comitati olimpici, più i bielorussi neutrali e i rifugiati) tra sabato 3 e domenica 11 marzo. Già da giovedì 29 febbraio arriveranno a Busto Arsizio almeno 1600 persone in rappresentanza dei team nazionali per “scaldare” i guantoni in vista dei combattimenti. «Noi ci siamo, grazie per aver scelto Busto Arsizio – l’orgoglio del sindaco Emanuele Antonelli – Busto va nel mondo grazie a voi».

Busto al centro del mondo

«Grandi numeri», quelli che promette Massimo Bugada, presidente della Federboxe Lombarda e del Comitato organizzatore locale, dove è in pista la Master Boxe, la società pugilistica di Busto Arsizio del presidente Livio Grandis e del direttore tecnico Eligio Calandrino. «Busto Arsizio sarà al centro del mondo perché il mondo verrà a Busto Arsizio» sottolinea Lara Magoni, sottosegretario allo sport di Regione Lombardia. In campo uno sforzo organizzativo enorme, con la Varese Sport Commission e la Federalberghi in prima linea per promuovere «l’attrattività» del territorio, aspetto su cui insiste il presidente della Camera di Commercio di Varese Mauro Vitiello. Perché, come ricorda il presidente della Federazione Flavio D’Ambrosi, «un evento sportivo può dare un impatto positivo sul territorio e, grazie alle sinergie, raggiungere traguardi che danno un’immagine internazionale al nostro Paese. Ma ha anche una valenza socioeducativa». E il progetto “Boxando s’impara” ha portato «il pugilato nelle scuole come strumento di inclusione e di integrazione», coinvolgendo 2500 ragazzi di 30 istituti del territorio.

L’orgoglio

E allora il sindaco Emanuele Antonelli esterna tutto il suo «orgoglio» per aver «attirato a Busto un torneo così importante. Cerchiamo di dare il massimo e siamo certi di poter regalare alla città dei giorni meravigliosi, perché questo è uno sport stupendo con tante regole e tanto rispetto». Quello che il presidente della Master Boxe Livio Grandis definisce «un messaggio di straordinario valore». «Esattamente un anno e un giorno fa eravamo in 2000 alla e-work Arena per far ripartire lo sport di Busto dopo il Covid, con la cerimonia di Busto Città Europea dello Sport – gli fa eco l’assessore allo sport Maurizio Artusa – ora sempre alla e-work Arena Busto si proietta nel mondo ed entra nella storia grazie allo sport. Un punto di arrivo ma anche un punto di partenza: lo sport è un valore aggiunto per l’amministrazione». Un traguardo che per Marco Riva, presidente del Coni Lombardia, è il frutto della «credibilità del territorio di Busto e dell’attività importante che la boxe fa sul territorio. Dovrà essere una grande festa dello sport in cui tutta la comunità sarà coinvolta».

Sul ring

Alla e-work Arena, il tempio del volley che costringerà la UYBA a traslocare temporaneamente (la partita con Chieri del 6 marzo si giocherà al PalaBorsani di Castellanza), si inizia a combattere sabato 3 marzo alle 14, con le prime due sessioni, mentre dal 4 all’11 saranno in programma tre sessioni di gara al giorno (alle 11, alle 14 e alle 19). In palio 49 pass per i Giochi di Parigi 2024, 21 per le donne e 28 per gli uomini. L’ambassador Patrizio Oliva, oro olimpico a Mosca 1980, guarda già ai Giochi con fiducia: «Partiamo forte, con quattro qualificati, e abbiamo ragazzi come Aziz-Abbes Mouhiddine e Irma Testa che sono da medaglia d’oro». E il già campione del mondo Alessandro Duran ricorda che la boxe «non solo è uno sport di serie A ma se rispetto, lealtà e onestà fossero gli stessi dei pugili sul ring vivremmo in una società migliore».

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