La lunga marcia dei progetti Pnrr: Busto chiede a Roma flessibilità sui tempi

Il nuovo palaginnastica. La vista da via Minghetti

BUSTO ARSIZIO – La lunga e complicata sfida del PNRR: palazzo Gilardoni prova a marciare spedito per portare a termine tutti i progetti finanziati, ma nel frattempo “interroga” il governo per capire se verrà concessa flessibilità sulle scadenze. L’esempio è l’appalto del palaginnastica: l’aggiudicazione dei lavori andava fatta entro il 31 marzo ma dopo il primo tentativo andato deserto i tempi si sono dilatati e la commissione di gara si riunirà il prossimo 13 aprile per valutare le offerte della procedura di negoziazione.

Ogni lunedì in comune

Una partita, quella del PNRR da “mettere a terra”, che «non fa dormire la notte» il sindaco Emanuele Antonelli: è un’espressione che ha ripetuto in numerose occasioni. I soldi sono tanti e i tempi stretti. In comune si è costituita una sorta di “cabina di regia” tra sindaco, assessori e dirigenti che si riunisce regolarmente tutti i lunedì all’ora di pranzo per fare il punto della situazione sui progetti PNRR, mentre nei giorni scorsi la maggioranza ha affrontato la questione in un vertice dedicato allo stato di avanzamento delle opere pubbliche, tra cui ovviamente spiccano quelle finanziate con i fondi del PNRR.

Il caso palaginnastica

I riflettori in questi giorni sono puntati soprattutto sul palaginnastica, l’impianto sportivo polivalente di via Minghetti che dovrà sorgere sulle “ceneri” dell’ex palaghiaccio, un’opera che ha ricevuto tre milioni di euro da un bando PNRR e che avrebbe dovuto essere aggiudicata entro venerdì 31 marzo. Dopo la gara per la progettazione e realizzazione del primo lotto dell’opera (da oltre 9 milioni di euro) andata deserta, il comune ha virato sulla “trattativa privata” e, dopo aver indetto una manifestazione d’interesse, ha invitato le 33 imprese che si sono “candidate” a presentare un’offerta. La scadenza è imminente, il 6 aprile, mentre la commissione giudicatrice si riunirà per decidere il 13 aprile.

I quesiti ai ministeri

Palazzo Gilardoni confida che, con una gara in corso d’opera, Roma non farà problemi sul mancato rispetto del termine del 31 marzo per l’aggiudicazione dei lavori, anche perché sul tema delle tempistiche del PNRR il governo ha aperto un’interlocuzione con l’Europa dopo il congelamento della terza rata dei fondi che spettano all’Italia. Da Busto Arsizio peraltro sono già partiti dei quesiti indirizzati ai ministeri competenti per avere chiarimenti in merito alle tempistiche, complicate da rispettare.

Le altre opere

Sulle altre opere finanziate con i fondi PNRR siamo ancora alla fase del “dietro le quinte”, con le conferenze dei servizi per la valutazione dei progetti con tutti gli enti preposti. Ad esempio, l’ultima che si è chiusa, con il verbale approvato dal dirigente alla partita Matteo Gargarella, è quella sull’ex Macello, per la parte relativa alla realizzazione di spazi di socialità (c’è un altro progetto finanziato con fondi regionali Arest dove sorgerà un ITS): sono stati acquisiti tutti i pareri favorevoli, incluse le prescrizioni della Soprintendenza per il mantenimento di alcuni elementi storici della struttura di via Pepe.

La sfida parallela

Discorso parallelo è quello dei progetti PINQUA, i 15 milioni di euro destinati al recupero delle incompiute del centro (tra cui l’atteso ex Calzaturificio Borri) che non rientrano sotto il “cappello” del PNRR ma che hanno comunque scadenze estremamente stringenti da rispettare. Anche qui, tappe forzate con la speranza che Roma venga incontro ai comuni che arrancano.

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