Sport, la Regione risponde ai sindaci: «Sì agli allenamenti, ma solo in sicurezza»

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SAN GIORGIO SU LEGNANO – Sì agli allenamenti, ma solo se vengono rispettate le misure di prevenzione alla diffusione dei contagi da Covid-19. È la risposta che l’assessore allo sport e giovani di Regione Lombardia, Martina Cambiaghi, ha inviato nella serata di mercoledì 21 ottobre al sindaco di San Giorgio su Legnano, Walter Cecchin, dopo la richiesta di chiarimenti da lui inoltrata nella veste di presidente della Conferenza dei sindaci dell’Alto Milanese. Gli amministratori locali, in particolare, hanno chiesto se è possibile far svolgere gli allenamenti dei giovani anche per gli sport “di contatto”. «Da sportiva e da assessore – risponde Cambiaghi – sono consapevole delle problematiche, non solo economiche ma anche sociali, che derivano dalle scelte sofferte ma necessarie per la sanità e la sicurezza di tutti i cittadini. A seguito di un ulteriore confronto tra il Comitato tecnico scientifico (Cts)  e il governo della Regione, è stata emanata l’ordinanza n. 623 in vigore dal 22 ottobre al 13 novembre».

Restano sospese tutte le gare per gli sport “di contatto”

L’ordinanza, come riportato da Cambiaghi, dispone la sospensione di «tutte le gare e le competizioni riconosciute di interesse regionale, provinciale o locale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato italiano paralimpico (Cip) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, in relazione agli sport di contatto individuati con provvedimento del ministro dello Sport del 13 ottobre  e svolti dalle associazioni e società dilettantistiche». Per quanto riguarda gli allenamenti, «tutte le società e associazioni dilettantistiche degli sport di contatto possono svolgere in forma individuale gli allenamenti e la preparazione atletica, a condizione che vi sia assoluta garanzia che, a cura delle stesse società e associazioni, siano osservate le misure di prevenzione dal contagio, ivi compreso il rispetto continuativo delle distanze interpersonali di almeno due metri».

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