L’arrivo dei 69 nomadi a Somma. Salvini aveva previsto tutto già nel 2015

nomadi somma salvini

SOMMA LOMBARDO – Non sono Rom ma Sinti, non sono cento ma soltanto 69. Si tratta però di dettagli secondari, perché l’arrivo dei nomadi a Somma Lombardo Matteo Salvini lo aveva ampiamente previsto tre anni fa. Anzi, si può senza dubbio affermare che con la presenza dei 69 Sinti sgomberati dal campo abusivo di Gallarate e trasferiti fino al 30 dicembre all’Shg Grand Hotel Milano Malpensa si è avverata la profezia che l’attuale ministro dell’Interno aveva annunciato ai vertici locali del centrodestra nel caso la candidata sindaco della coalizione, Martina Pivetti, avesse perso le elezioni comunali del 2015. Elezioni perse, nomadi arrivati.

Due pullman di Rom

Così come testimoniano i ritagli della Prealpina dell’11 giugno 2015,  Salvini tenne un comizio in piazza Vittorio Veneto e davanti a quattrocento sostenitori fu profetico. Promise che sarebbe tornato a Somma «per fare il bagno nella fontana» se Martina Pivetti avesse vinto il ballottaggio contro l’attuale sindaco Stefano Bellaria, ma avvisò anche i referenti sommesi della Lega sulla punizione in caso di insuccesso: «Vi mando qui due pullman di Rom». Promessa elettorale mantenuta.

Tra la folla anche Cassani

In quell’occasione – altra coincidenza – tra il pubblico presente c’era anche l’attuale sindaco di Gallarate (nelle foto in basso con Pivetti il giorno del comizio) Andrea Cassani, proprio colui che ha mandato i Sinti a Somma Lombardo. Di certo Cassani non si può ricordare ciò che disse il suo leader dal palco, ma tre anni e mezzo dopo ha fatto esattamente ciò che lui aveva detto. E’per questo motivo che Salvini l’ha definito un bravo sindaco?

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nomadi somma salvini – MALPENSA24