Lega e Forza Italia: «Galimberti boccia il suo vicesindaco, ma anche se stesso»

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Da sinistra: Simone Longhini, Cristiano Angioy, Mirko Reto

VARESE – Suona a vuoto il cellulare dell’ormai vicesindaco Daniele Zanzi. Il quale evidentemente ha deciso di non parlare con Malpensa24. Chi invece interviene a commentare lo scossone registrato a Palazzo Estense sono Lega e Forza Italia. E le bordate più pesanti arrivano dal Carroccio per voce di Mirko Reto, coordinatore delle prossime elezioni amministrative. «Galimberti boccia il suo vicesindaco, ma anche se stesso. Con questa scelta ha di fatto tradito la fiducia dei varesini che, votando Varese 2.0, hanno dato fiducia anche al primo cittadino».

Reto: «Galimberti si è bocciato da solo»

E prosegue: «Una decisione di questo tipo, a quattro mesi dalle elezioni deve far riflettere i cittadini – continua Reto – Anche perché il sindaco ha così mostrato il suo vero volto: ovvero, finché è servito si è tenuto Zanzi per poi “buttarlo a mare” proprio quando la coesistenza iniziava a diventare ingombrante. Toppi litigi. Varese è una città che ha bisogno di meno tensioni e più sicurezza. Ma il conto alla rovescia per dare alla città una nuova amministrazione è iniziato».

L’ultima stoccata e sulle deleghe alla Polizia Locale rimaste al momento nelle mani del sindaco: «Il fatto che Galimberti non le abbia subito redistribuite fa capire quanto questa amministrazione ha a cuore il tema della sicurezza. Cioè zero. Vorrà dire che tra qualche mese, con una amministrazione meno litigiosa e più competente colmeremo questo vuoto lasciato dal centrosinistra».

Angioy: «Galimberti più debole»

Parla di decisione fuori tempo il commissario cittadino della Lega Cristiano Angioy: «Questa situazione era già nota ed è stata trascinata a lungo per questioni meramente strategiche e politiche. Questo non ha fatto bene alla città. Mi auguro che i varesini notino queste cose e se ne ricordino quando si andrà a votare. Certo, l’amministrazione in questo momento sta cavalcando un’onda autocelebrativa di propaganda. È già in campagna elettorale».

E su Zanzi: «É verosimile che l’omria ex vicesindaco non avrebbero corso con il centrosinistra alle ormai prossime elezioni. Però finché non c’era uno strappo di questo tipo tutto avrebbe potuto anche ricomporis. Con questo passaggio dubito si possa ricucire lo strappo. Penso inoltre che Zanzi possa avere un valore e credo che questo possa indebolire Galimberti. Dopodiché si può anche parlare con tutti, in un’ottica di condivisione del programma».

Forza Italia: «Il centrosinistra scricchiola»

«Prendiamo atto di quanto deciso dal sindaco, anche se non conosciamo le vere motivazioni che ci sono alla base – esordisce il capogruppo di Forza Italia Simone Longhini – Non si capisce perché a pochi mesi dalle elezioni si prende questa decisione improvvisa e inaspettata. La nota dell’amministrazione è molto stringata, se fosse vero quello che dice il sindaco non si capisce quando questa scelta è stata fatta. Queste posizioni erano note già anni o mesi fa, non si capiscono le reali motivazioni che hanno portato a questa scelta con questa tempistica». E aggiunge: «C’erano stati scricchiolii nel mandato. Quella che inizia oggi (venerdì 14 maggio)  ho impressione che sia una frana che inizia a esplicitare i suoi aspetti. Non sarà l’ultimo episodio, ma è la dimostrazione plastica di uno scollamento che c’è in questa maggioranza. L’ingresso del Movimento 5 stelle non agevola di certo la coesione».

L’ultimo pensiero di Longhini è per Zanzi: «Noi abbiamo militato su fronti opposti e spesso non abbiamo condiviso le scelte amministrative. Detto questo esprimo solidarietà umana e apprezzamento per l’impegno amministrativo che comunque ci ha messo».

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