Liuc, De Bortoli: «Cardinal Martini era su Fb e oggi studierebbe Tik Tok»

Da sinistra: Monsignor Luca Bressan, Eliana Minnelli; Annamaria Braccini; Ferruccio De Bortoli e Federico Visconti

CASTELLANZA – «La curiosità, la sensibilità, ma anche la modernità del Cardinale, avrebbe portato Carlo Maria Martini a indagare i canali contemporanei di comunicazione. Tik tok compreso. I social altro non sono che una piazza. E un pastore qual era l’arcivescovo emerito di Milano non avrebbe potuto esimersi dall’essere presente nella piazza, anche se “virtuale”, e tra la gente». E’ stato Ferruccio De Bortoli, già direttore del Corriere della Sera e del Sole24 Ore, oltre che presidente Vidas, a delineare l’approccio di Carlo Maria Martini al mondo della comunicazione.

Il Cardinale i social

Tema al centro dell’incontro dal titolo “Comunicare con sapienza, scienza e pietà. La comunicazione nel magistero del cardinale Carlo Maria Martini”. Momento di approfondimento e confronto organizzato oggi (mercoledì 1 marzo) dalla Liuc attraverso un dialogo tra De Bortoli e monsignor Luca Bressan, vicario episcopale per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione Sociale della Diocesi di Milano. Dopo i saluti del rettore Federico Visconti di Eliana Minnelli, professoressa associata di Organizzazione, Delegata del Rettore all’Inclusione, LIUC. A moderare gli interventi e la tavola rotonda è stata Annamaria Braccini, giornalista Diocesi di Milano.

De Bortoli, che ha aperto l’incontro, ha ricordato che «Martini ha sempre voluto parlare a chi era lontano dalla chiesa, senza mai escludere chi era addirittura contro la chiesa. Martini parlava al gregge, ma anche a chi era considerato fuori dal gregge». Indagando, studiando e “sfruttando” tutti canali disponibili. «Anche Facebook – ha detto De Bortoli – Non a caso il Cardinale volle aprire un profilo personale, senza mai usarlo in realtà, bensì per dare un segnale di presenza anche lì».

Da Facebook a tik tok

De Bortoli ha poi confermato che «Martini è stato un grande comunicatore, capace di superare persino la sua timidezza, di essere punto di riferimento per l’intera comunità civile e in grado di trasmettere speranza. E una ragione dell’attualità del pensiero di Martini è proprio questo: considerare il proprio interlocutore come essere umano e aprire un momento di ascolto non attraverso il potere che uno incarna, bensì con le forza delle parole che uno usa».

E da qui gli interrogativi che hanno guidato l’incontro: “Cosa è una «comunicazione autentica?”; “Quando ne facciamo esperienza?” e “Quando il comunicare rispetta la dignità della persona?”. Poiché il tema della comunicazione della Parola biblica è stato la passione fondamentale della vita e del Magistero pastorale del Cardinale Martini che ha generato in lui un profondo interesse per la parola umana in tutte le dimensioni e modalità del suo pronunciarsi.