Appartamento occupato abusivamente a Lonate: era il covo dei pusher dei boschi

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LONATE POZZOLO – Non un semplice appartamento ma un vero e proprio covo per i professionisti dello spaccio nei boschi. Gli agenti del commissariato di polizia di Stato di Busto a quella casa ci sono arrivati grazie a un’indagine lampo partita da una prima operazione scattata pochi giorni fa. Alla fine il blitz ha permesso ai poliziotti di arrestare un pusher marocchino di 31 anni e di denunciarne altri tre. E non solo: sotto sequestro sono finiti 56 dosi di cocaina, 620 grammi di hashish, 3.500 euro in contanti oltre a vari preziosi e persino una moto di grossa cilindrata rubata qualche mese fa in Brianza.

Orologi e gioielli in cambio della droga

L’operazione, scattata nella mattinata di ieri, martedì 24 settembre, ha portato all’arresto del trentunenne, clandestino e che aveva occupato abusivamente l’appartamento lonatese, trovato con la disponibilità di 80 dosi di cocaina nascoste su un’auto ma trovate dai poliziotti. Con lui sono stati subito presi altri due connazionali, trovati a “riposare” nello stesso appartamento. I poliziotti avevano notato una coppia di spacciatori, uomo e donna, mentre vendevano una dose. Da quell’avvistamento è scattata l’indagine che ha portato al covo lonatese. In casa, oltre alla droga, gli uomini del commissariato di via Ugo Foscolo hanno trovato orologi e altri oggetti di valore. Preziosi lasciati dai tossicodipendenti a pagamento della droga acquistata. C‘era persino una moto, quella rubata, che era stata cannibalizzata dagli spacciatori ovvero smontata per essere venduta a pezzi. Il covo è saltato: tutti gli spacciatori erano abituè dei boschi intorno a Lonate. Lì, come altrove, si concentra infatti una piazza dello spaccio molto frequentata.

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