Sindrome dell’occhio pigro, rischi in crescita fra i bimbi di Lonate: +8,7%

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LONATE POZZOLO – Dal 14,3% del 2019 al 23% del 2022. Cresce il numero di bimbi a Lonate Pozzolo a cui vengono riscontrati – o che rischiano – problemi alla vista. Dato che emerge dall’indagine firmata Lions Lonate Pozzolo Brughiera. Si tratta di una campagna di prevenzione dell’ambliopia, comunemente conosciuta come “occhio pigro”, fra i bambini di età compresa fra i 3 e i 5 anni. E che è più diffusa di quanto può sembrare. Il progetto, lanciato nel 2018, si chiama Sight for Kids e coinvolge i piccoli delle scuole dell’infanzia del territorio. E a distanza di tre anni dall’ultima analisi – a causa dello stop imposto dal Covid – si registra un aumento da monitorare.

Casi in aumento

Gli ultimi aggiornamenti sono stati presentati questa mattina, 20 giugno, in sala Ulisse Bosisio. Gli screening visivi sono stati effettuati alla scuola materna Sormani, alla Bambino Gesù di Sant’Antonino, a quella parrocchiale e alla Don Giulio Parravicino di Tornavento. Per un totale di 187 bambini visitati. Il risultato è suddiviso per gradi in base alla gravità della diagnosi e poi catalogati per colore. Di norma in verde sono indicati i bimbi che non presentano danni agli occhi. In giallo vengono catalogati quelli che probabilmente presentano qualche anomali, a cui si consiglia una visita entro i sei mesi (registrati 24 casi). Mentre in rosso chi ha sicuramente qualche problema (19 casi). Ecco che le statistiche sono calcolato sommando le ultime due categorie. Il risultato è un +8,7% di bimbi che devono essere controllati, in relazione all’ultima indagine pre-pandemia: allora il campione di controlli fu fatto su 238 bambini.

L’obiettivo del progetto

Ma l’obiettivo del progetto dei Lions Lonate Pozzolo Brughiera – che ha come referente Camillo Corazzari – con il supporto dell’amministrazione comunale è proprio questo: avviare un’analisi, prevenire e quindi curare prima che diventi un problema più grave crescendo. Lo sottolinea anche l’assessore Melissa Derisi (Politiche Sociali): «L’obiettivo è agire in tempo ed evitare che, crescendo, i bimbi possano avere problemi peggiori. Per questo sono felice questa campagna sia stata riproposta, fermo restando che va fatta in maniera continuativa: solo così ha effettivamente senso». Presente anche il sindaco Nadia Rosa: «Il progetto ha riscosso un buon successo trovando l’entusiasmo dei genitori che nel mese di maggio hanno acconsentito, dopo aver letto l’informativa, a sottoporre i propri figli a un esame gratuito della vista per nulla invasivo, effettuato da personale specializzato con un autorifrattometro portatile».

Cos’è l’ambliopia?

Ma cos’è l’ambliopia? Si intende una riduzione visiva. Statisticamente un bambino su 30-35 ne soffre. E non sempre è facile accorgersene in tempo. Come viene spiegato, la causa è uno sviluppo anomalo delle connessioni nervose con il cervello, dovuta a una stimolazione non adeguata. Motivo per cui i Lions hanno proposto gli screening: test mirati per scoprire la malattia prima che sia evidente. Ovviamente, non sostituiscono una visita oculistica completa: sono svolti da un ortottista, esperto nell’esecuzione di esami diagnostici strumentali e nella valutazione e riabilitazione visiva e dei disturbi motori degli occhi.

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