LONATE POZZOLO – Tour per le centrali elettriche di Enel a Lonate Pozzolo e Vizzola Ticino. Oggi – 24 luglio – il capogruppo in Senato della Lega, Massimiliano Romeo, ha fatto visita ai due impianti del territorio. Con lui gli esponenti della politica locale e i dirigenti dell’azienda che tratta energie rinnovabili.
I presenti
Presenti il sindaco di Lonate, Elena Carraro, e il suo vice Andrea Colombo. Oltre al vicesindaco di Vizzola, Alessio Carnaghi. Per Enel, c’erano l’avvocato Fabrizio Iaccarino (responsabile sostenibilità e affari istituzionali per Enel Italia), l’ingegnere Paolo Sasso (responsabile O&M idroelettrico di Enel Green Power Italia), Giovanni Rocchi (responsabile area nord idroelettrico), l’ingegnere Ivan Ragona (responsabile unità territoriale Vizzola Ticino) e Gerardo Carvelli (referente affari territoriali per la Lombardia).
La storia delle centrali
Dopo una breve introduzione sulla presenza dell’idroelettrico in Lombardia e in particolare nelle zone del ticinese, c’è stata la visita guidata della centrale di Vizzola Ticino. Per passare, poi, a quella di Tornavento. Si tratta di centrali ad acqua fluente che utilizzano – attraverso un canale definiti “industriale” – l’acqua del fiume Ticino e quindi del Lago Maggiore. Fanno parte degli impianti idroelettrici più antichi d’Italia: inaugurati ufficialmente nei primi del Novecento (1901) alla presenza del re d’Italia, Vittorio Emanuele III. Nel 1939 furono poi completamente riammodernati e a oggi complessivamente registrano una potenza a 64 MW. La centrale Vizzola, di rilevante pregio storico, rappresenta la perfetta unione fra passato e futuro. Ed è un tassello importante per la produzione di energia con la tecnologia ad acqua fluente.
Gli obiettivi
«Obiettivo della visita – si legge in una nota diffusa da Enel – è stato quello di far conoscere agli ospiti istituzioni, nazionali e locali». Inoltre «il ruolo che queste centrali idroelettriche hanno nella produzione di energia rinnovabile è consolidare la già proficua collaborazione in un’ottica di costante dialogo con il territorio».