Loschiavo: «Viale Boccaccio, code ridotte ma faremo le rotonde». L’ex Rogora punge

L'assessore Salvatore Loschiavo e il suo predecessore Massimo Rogora

BUSTO ARSIZIO – «Da tre settimane a questa parte non si parla più di viale Boccaccio perché le code sono diminuite». Parole dell’assessore alla viabilità Salvatore Loschiavo, che ha relazionato in via informale in commissione lavori pubblici sullo stato dei due “semafori intelligenti” installati agli incroci con via Cardinal Simone e via Alba, che avevano provocato una mezza rivolta degli automobilisti. «Gli interventi sulla temporizzazione hanno reso più fluida la viabilità e consentito un transito più efficiente».

La querelle: code, sì o no?

«In realtà io l’altro giorno la coda me la sono fatta» la punzecchiatura del suo predecessore Massimo Rogora, consigliere della Lega dopo aver detenuto per cinque anni la delega alla viabilità nel primo mandato di Antonelli sindaco. Rogora viene stoppato nel suo intervento dato che la relazione di Loschiavo non era all’ordine del giorno della commissione, ma promette «interrogazioni« sul tema della viabilità, anche sulla situazione di viale Boccaccio, riguardo al quale è nota la sua avversione ai “semafori intelligenti”.

La rivoluzione sul viale Boccaccio

D’altra parte l’assessore Loschiavo ha annunciato che è pronto un progetto di «un intervento più complessivo e organico» sulla viabilità del viale Boccaccio. Che partirà non solo dalla già prevista «chiusura dei varchi centrali, essenziale per garantire maggiore sicurezza, dato che gli attraversamenti laterali sono un pericolo enorme», ma che vedrà anche «l’inserimento di un paio di rotonde, come punti di rilancio per l’inversione di marcia in sicurezza», oltre ad altre «modifiche sui sensi unici e sulla segnaletica».

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