Ancora code in viale Boccaccio. Semafori bocciati dagli automobilisti: «Un disastro»

BUSTO ARSIZIO – La valutazione ufficiale degli esperti dopo le modifiche alle temporizzazioni dei semafori di viale Boccaccio è ancora in corso, ma la “sentenza” di chi percorre quella strada tutti i giorni è senza appello: «Un disastro». Ancora lunghe code, soprattutto nelle ore di punta del mattino e del tardo pomeriggio, ai due semafori “intelligenti” installati negli ultimi mesi lungo il trafficato viale che collega il centro città con il quartiere di Borsano, e si levano di nuovo le voci di protesta degli automobilisti che si trovano a dover aspettare che passi il rosso. L’assessore alla viabilità Salvatore Loschiavo aveva preannunciato nuovi interventi nel caso in cui le nuove temporizzazioni non fossero state risolutive: se ne parlerà proprio nelle prossime ore in un vertice a palazzo Gilardoni. Sensori più sofisticati o la virata verso le rotatorie le ipotesi al vaglio.

Le testimonianze

«Code infinite» protesta una cittadina esasperata sui social, rivolgendosi direttamente al sindaco per invocare un cambiamento. Fin dal mattino presto la situazione rimane complicata, come rivela un’altra automobilista che è rimasta ferma al semaforo all’incrocio di Borsano: «Alle 6.45 la coda arrivava fino alla rotonda dell’incrocio di via Ferrini». Altri sono ancora più impietosi: «In qualsiasi ora è un disastro». In particolare nel mirino c’è la difficile convivenza tra i lunghi tempi semaforici (fino a 75 secondi di verde) e l’uscita dalle vie trasversali, che nel caso di via Alba e via Vizzola sono molto frequentate, in particolare negli orari scolastici. Tra i problemi emergono anche effetti collaterali paradossali, come la situazione di «chi esce da via Lodi per immettersi in viale Boccaccio e fa la coda due volte, la prima per immettersi e la seconda al semaforo».

Le soluzioni

In merito alle possibili soluzioni i cittadini si dividono: c’è chi invoca le rotatorie al posto dei semafori e chi le vorrebbe evitare per non ripetere l’esempio dell’incrocio per Dairago in fondo a viale Boccaccio («code e incidenti») e chi chiede semplicemente il ripristino della situazione precedente, con il verde attivo su entrambe le corsie del viale Boccaccio e i semafori accesi anche di notte come aveva sempre chiesto il comitato di quartiere. Ora la palla ripassa al Comune.

Test sui nuovi tempi ai semafori di viale Boccaccio. «Se non va valutiamo i rondò»

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