A Madonna in Campagna la musica delle stelle: sul palco Sarah Zambon e AlibiGate

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BUSTO ARSIZIO – «È tutto assolutamente indie. Non c’è un manager, un produttore o una casa discografica, tutto è stato fatto solo con la passione e l’impegno da parte mia e degli altri ragazzi. Ed è stata una soddisfazione vedere il primo singolo a mio nome seguito da così tanta gente: la sua uscita ci ha regalato un’impennata di fan». Così Sarah Zambon, cantante di Legnano che ora vive a Castellanza, ha commentato il successo che in Rete sta raccogliendo “Music of the stars”: a ispirare il brano sono stati i suoni – elaborati e diffusi dalla Nasa – ricavati delle vibrazioni cosmiche dei pianeti del sistema solare. Alla canzone, che è stato realizzato insieme agli AlibiGate, band formata da artisti dell’Alto Milanese e di Busto, è stato anche dedicato un video, pubblicato su YouTube.

Un video onirico che parla di David Bowie e Velvet Underground

«Nata come divertissement in seguito alle celebrazioni nel 2019 per il cinquantennale dello sbarco sulla Luna, la ballad “Music of the stars” ha avuto una storia travagliata, riuscendo a vedere la luce solo l’11 dicembre del 2022, data in cui sono anche diventata nonna: la dedico a mia figlia Alanis e alla mia nipotina Lilith Jasmine», ha raccontato Zambon, che ha iniziato a studiare il pianoforte all’età di sette anni, diplomandosi poi al conservatorio di Milano in teoria e solfeggio e calcando dal 1986 i palchi del territorio come cantante e tastierista in diverse formazioni.
Il singolo vede al suo fianco gli AlibiGate (gruppo nato dalla fusione delle rock band Alibi e Gate ’80) composte da Fausto Reina (tastiere), Marco Gallazzi (chitarra), Claudio Mereghetti (basso), Fausto Paganini (batteria) e Silvano Lualdi (cori) che oggi, sabato 29 aprile, si esibiranno dal vivo alle 21.30 alla festa di Madonna in Campagna e poi a quella di San Giuseppe (5 maggio), al Campone di Borsano (4 giugno), al “Parchetto” di Fagnano (10 giugno) al “Bagpipe’s” di Busto (17 giugno) e a “Veroncora sotto le stelle” (24 giugno).
Ozzy Osbourne, Randy Rhoads ed Elisa sono tra i punti di riferimento per Zambon, che ha inoltre costellato il testo di richiami ad artisti come David Bowie e Velvet Underground. Mentre le note sono rappresentate in copertina da un dipinto di Laura Montrasio, a tradurle sullo schermo c’è il videoclip “onirico” che, attingendo anche a filmati open source, celebra la musica del cosmo con sample tratti dall’Apollo 11 e dai discorsi di Elon Musk.

La radio KPO di Denver e il ricordo di Gabriele Bellotti

«“Music of the stars” è in inglese, ha senso una sua apertura internazionale»: una volta caricato sulla piattaforma ReverbNation, ha dato la possibilità di raggiungere un pubblico più vasto raccogliendo, in base alla cloud review, la media lusinghiera di 7.20 su 10 e attirando l’attenzione di KPEO, radio di Denver che ha contattato il gruppo per inserire il pezzo nella sua programmazione.
La canzone vuole essere anche un omaggio a Gabriele Bellotti, fotografo e astrofilo di Busto, determinante per la sua realizzazione: «Con i suoi strumenti ha contribuito all’osservatorio di Mai Paura Camp. Noto come amante del jazz, in realtà era innamorato della musica a trecentosessanta gradi, come massima espressione dell’arte umana. Nonostante fosse malato, venne ad ascoltarci in occasione del nostro concerto come Alibi all’Antoniana: a fine spettacolo per ringraziare scrisse un pensiero a ogni componente della band. Una persona dalla profondità “stellare”, avrei voluto fargli sentire il singolo: “Se non mi arrendo io, non ti devi arrendere neanche tu”, mi disse quando gli parlai delle difficoltà del progetto. “In questo ultimo frangente della mia vita ho capito che ciò che mi sta tenendo ancora qua è quello mi piace fare, la mia passione: perciò non devi mai rinunciare al tuo sogno».

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