Maggioni (Pd) difende Verga: «Antonelli rosica ancora per la sconfitta in Provincia»

BUSTO ARSIZIO – «Accuse ingiustificate frutto di un pregiudizio dogmatico e saccente». Così il capogruppo Pd Maurizio Maggioni definisce la polemica personale lanciata dal sindaco Emanuele Antonelli nei confronti della consigliera Dem, e vicepresidente della Provincia di Varese, Valentina Verga. Un attacco che, per l’esponente dell’opposizione, «trascende tutte le regole del corretto confronto democratico e segnala un decadimento inammissibile nella considerazione dei reali problemi della città e nei confronti delle minoranze tutte». Ma la cui motivazione sottostante, risiederebbe nel fatto che «il sindaco in realtà non si è ancora fatto una ragione della sua mancata rielezione a Presidente», secondo Maggioni. Facendo l’esegesi, Antonelli starebbe “rosicando” ancora per la sconfitta e se la prende con Verga che si è insediata a Villa Recalcati.

La replica

Un botta e risposta che rischia di avvelenare irrimediabilmente il dibattito politico cittadino, in realtà mai stato particolarmente intenso, tanto che Maggioni ricorda che la risposta alle proposte di dialogo è stata negativa per scelte da far risalire direttamente al Sindaco. Anche in questo caso, per il capogruppo del PD, Antonelli evita accuratamente di considerare il merito dei problemi, sui quali sarebbe invece bene aprire un confronto a tutto campo, mai voluto dalla sua stessa amministrazione. E nel merito del futuro del Centro sociale di Sant’Anna, destinato ad ospitare gli uffici di ATS Insubria, il quartiere è stato solo oggetto di scelte cadute improvvisamente dall’alto. Una bocciatura anche su questo fronte.

La nota del capogruppo Pd

L’attacco del sindaco Antonelli, apparso ieri sulle pagine di Malpensa 24, contro la consigliere comunale Valentina Verga, divenuta recentemente vicepresidente della Provincia di Varese, e contro gli amministratori del Partito Democratico, trascende tutte le regole del corretto confronto democratico e segnala un decadimento inammissibile nella considerazione dei reali problemi della città e nei confronti delle minoranze tutte.
La polemica personale introdotta dal Sindaco evita accuratamente di considerare il merito dei problemi, sui quali sarebbe invece bene aprire un confronto a tutto campo, mai voluto dalla sua stessa amministrazione, e propone invece il tema di una presunta inaffidabilità della singola persona ed in generale degli amministratori del PD.
Accuse di questo tipo, oltre che ingiustificate e del tutto ininfluenti per la città, sono esclusivamente frutto di un pregiudizio dogmatico e saccente che, questo sì, impedisce uno sviluppo positivo delle politiche comunali, che richiedono invece apertura al massimo confronto tra Enti ed Istituzioni, nei diversi settori e ai diversi livelli (Regione, ASST, Provincia e altri Comuni) ed alla promozione di una consapevole partecipazione della città e dei quartieri.
Questo confronto di metodo e di merito è stato proposto ripetutamente dagli amministratori PD insieme spesso con le altre minoranze, su temi particolarmente delicati e decisivi per il futuro della città, quale l’applicazione della riforma sanitaria, che dovrebbe vedere un Comune attivo e collaborativo, considerati gli aspetti complessi, urbanistici, assistenziali economici e partecipativi che esso impone per sua natura e che le stesse leggi regionali confermano.
La risposta a queste proposte è stata negativa per scelte da far risalire direttamente al Sindaco e lo stesso è avvenuto quando il PD ha proposto l’urgenza di avere quartieri, non oggetto di estemporanee consultazioni, ma protagonisti di una necessaria strategica visione amministrativa.
Ieri sera il Sindaco ha proclamato di avere in tasca finalmente la proposta per riutilizzare il Centro Sociale di Sant’Anna per un servizio di tipo sanitario: sicuramente le polemiche promosse dal consigliere PD del quartiere, Valentina Verga, sono servite, perché dopo più di un anno dall’annunciato trasferimento della cosiddetta guardia medica, si è corsi ai ripari: ma ancora una volta il quartiere è stato solo oggetto di scelte cadute improvvisamente dall’alto.
Il Sindaco in realtà non si è ancora fatta una ragione della sua mancata rielezione a presidente della Provincia di Varese e della nomina a vicepresidente dell’avv. Valentina Verga. Una ragione, e forse più di una, non è da ascrivere al pur decisivo confronto tra centrodestra e gli altri alleati politici, ma a quanto viene espresso magari inconsapevolmente da questa sua stessa, recente ma non unica, sfuriata polemica personalistica e che appare ora un’autoassoluzione consolatoria.
Nell’incarico residuale di Sindaco della città di Busto Arsizio, eviti quindi di ricorrere alla presunta incapacità altrui ed ascolti i pareri diversi seppure possa legittimamente non condividerli.

busto arsizio Maggioni Verga Antonelli – MALPENSA24