Malpensa, riaperta la procedura di licenziamento per i 1322 di Air Italy

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MALPENSA – La proroga in extremis della cassa integrazione fino al 31 dicembre, decretata lo scorso giugno, sarà l’ultima per 1322 piloti, assistenti di volo e operatori di terra di Air Italy? Il rischio è altissimo, perché i ieri 23 settembre la compagnia aerea in liquidazione ha riavviato il processo di licenziamento collettivo.

La lotta sindacale

Nell’incontro con i sindacati l’azienda ha comunicato la volontà di chiudere una volta per tutte la vicenda esibendo il documento che apre formalmente la procedura di licenziamento collettivo ex L.223/91 per tutto il personale. Si tratta di 1322 lavoratori residui, di cui i due terzi circa basati a Malpensa. A marzo 2020 erano 1.453, ma per effetto di pensionamenti o dimissioni il numero è sceso. Ora le parti sociali hanno solo tre mesi di tempo per trovare una soluzione per chi è rimasto ancora all’interno del perimetro aziendale.
«Riteniamo che la fase aziendale del confronto con i sindacati debba essere contenuto nei tempi più stretti possibili, al fine di dare maggior tempo alla seconda fase della procedura che prevede che il confronto prosegua in sede ministeriale», commenta Marco Bardini, rappresentante sindacale di Anpav. «Ciò in quanto solo il Governo nazionale oltre che quello regionale possono ormai dare delle risposte concrete ai rappresentanti dei lavoratori».

Air Italy non esiste più

Del resto Air Italy non esiste più e non c’è più alcuna speranza di rivedere in cielo quella che per anni è stata la storica Meridiana. L’ultimo volo risale infatti a gennaio 2020, e da allora la compagnia è in liquidazione. Dopo un rosso in bilancio pari a 160 milioni di euro nel primo anno di attività, si dice che le perdite nel 2019 siano andate addirittura vicino a toccare quota 200. Air Italy ha deciso dunque di chiudere in bonis, evitando il fallimento. Lo scorso novembre ha persino messo all’asta le coperte e le stoviglie che venivano utilizzate a bordo. Nel frattempo gli ultimi aerei sono stati restituiti agli inizi di settembre e la società ha concluso tutte le attività previste per la liquidazione con la vendita di tutti i beni mobili. Di Air Italy, insomma, rimane soltanto il ricordo. Peraltro sbiadito.

Air Italy, fine ingloriosa. Stoviglie e coperte vanno all’asta

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