Malpensa, porta d’ingresso degli aiuti. Sdoganati altri 20mila tamponi

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MALPENSA – L’aeroporto di Malpensa è diventato crocevia degli aiuti umanitari, la principale porta d’Italia per far arrivare dall’estero, in particolare dalla Cina, materiale sanitario per far fronte all’emergenza Coronavirus. Soltanto in questo weekend si contano tre voli cargo con a bordo tonnellate di merce destinate alla Protezione Civile, alla Croce Rossa e a varie strutture ospedaliere.

Il volo Neos

Ancora una volta Neos, compagnia aerea charter, si dimostra protagonista nell’emergenza. Il volo adibito a cargo 0751 è atterrato ieri pomeriggio a Malpensa. Ad attenderlo in pista i funzionari dell’Ufficio delle dogane con i militari della Guardia di Finanza. Hanno sdoganato con celerità 40 respiratori, 400 ventilatori polmonari, 264.177 mascherine chirurgiche, 157.000 mascherine FFP2 e FFP3,  2.700 dispositivi di protezione viso (occhiali, visiere, schermi protettivi), 14.010 camici e tute, 6.300 guanti, 5.040 igienizzanti e 20.064 tamponi.

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Il debutto di Juheyao Air

Con altro materiale sempre ieri è atterrata ancora una vola China Eastern, la compagnia che lo scorso 18 marzo portò i primi 7 medici in Italia. Oggi pomeriggio arriverà invece, per la prima volta in assoluto a Malpensa, Juneyao Air con un nuovo carico di materiale medico-sanitario stivato in un Dreamliner decollato da Shanghai. «Speriamo – dicono i vertici del vettore – che i beni che portiamo possano aiutare i medici locali e le persone che combattono contro il Covid-19.

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