Bar e ristoranti di Malpensa, la protesta: «Pronti allo sciopero. Ora basta»

Malpensa bar ristoranti scioperi

MALPENSA – Il segretario generale della Filcams Cgil di Varese, Livio Muratore, lo dice senza fraintendimenti: «O si riapre il tavolo della trattativa o qui abbiamo un problema». Parole chiare espresse questa mattina in corteo all’interno del Terminal 1 di Malpensa. A protestare una cinquantina di dipendenti di Areas Food Services, catena presente in aeroporto con diversi brand, tra cui Mc Donald’s, Rossopomodoro e il nuovo bar targato chef Antonino Canavacciuolo. 

La protesta 

A distanza di un mese dalla prima manifestazione di protesta, i lavoratori tornano ad alzare la voce a causa di un peggioramento delle condizioni contrattuali. «Maggiori costi per il parcheggio, maggiori costi per il pasto: le lavoratrici e i lavoratori adesso dicono basta», recitava il volantino firmato da Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs distribuito ai passeggeri durante il corteo in aeroporto. «Vogliono contrastre l’inflazione con i soldi dei lavoratori: noi non ci stiamo. Basta sacrificare la dignità, non vogliamo più essere carne da macello». 

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Pronti allo sciopero 

L’assemblea di questa mattina è stata convocata dai sindacati per ribadire il peggioramento delle condizioni economiche e normative e per programmare insieme ai dipendenti di Areas Food Services le prossime iniziative da intraprendere nel caso l’azienda non riconoscesse le rivendicazione avanzate. «Oggi abbiamo limitato i disagi, ma se l’azienda non ci ascolterà a febbraio iniziamo con gli scioperi», assicura Muratore. 

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