I razzi sopra la testa e il rientro in sicurezza: il ritorno a Malpensa degli italiani in Israele

MALPENSA – C’è chi era in vacanza a Tel Aviv, partito da Trento, rientrato «di corsa a vacanza ancora in corso perché abbiamo sentito i missili passare sopra la testa». C’è chi parla apertamente di preoccupazione e chi spiega che il rientro è stato, nonostante il momento critico, in sicurezza.

I missili sulla testa

Il volo 0387 LY partito da Tel Aviv è atterrato alle 22.40 di ieri, domenica 8 ottobre, a Malpensa con un’ora e 10 minuti di ritardo, viste le difficoltà del momento. Da sabato 7 ottobre Israele è in guerra con Hamas, che ha sferrato un attacco senza precedenti dalla striscia di Gaza. Sono circa 18mila gli italiani che vivono su suolo israeliano e molti, per ovvie ragioni, stanno facendo ritorno a casa.

Se sei europeo è più facile

Ieri a Malpensa c’erano tanti genitori ad attendere figli giovanissimi. Come Giulia, volontaria a Betlemme, che racconta: «Non ho avuto difficoltà tornare perché avevo il passaporto giusto, se sei europeo è più facile. A Tel Aviv sono arrivata con il taxi. Sabato mattina si vedevano razzi, si sentivano esplosioni, si sentivano sirene. Ma la situazione è sempre stata abbastanza tranquilla».

Rientro in sicurezza

«Ci ha chiamato sabato e ci ha detto che la situazione non era serena». A parlare sono i genitori di una giovane comasca di 27 anni, che ad Haifa, stava conseguendo un dottorato. «E’ una cittadina del mondo – raccontano i genitori in attesa davanti all’area B degli Arrivi del T1 di Malpensa – ci siamo spaventati? Sì. Ma l’unità di crisi della Farnesina ci ha contattati e rassicurati. La stiamo aspettando a braccia aperte: ci siamo calmati quando abbiamo visto dall’app che si era imbarcata alle 12 di oggi». La ragazza è arrivata sana e salva. «In due ore abbiamo raggiunto l’aeroporto. Ci hanno subito avvisati di quello che stava succedendo spiegandoci come proteggerci. Sono qui, sono felice. Voglio solo tornare a casa».

Vogliamo solo vederla

Anna di anni ne ha 28. E’ milanese e fa l’architetto. «Vive in Israele da due anni per lavoro – spiega la madre in attesa – Vogliamo solo vederla tornare a casa sana e salva. Ci ha detto che la situazione era tesa ma non insostenibile. E’ andata in aeroporto appena saputo quello che stava succedendo. Sta arrivando». Anche perché quello atterrato a Malpensa ieri è l’ultimo volo in programma per le prossime ore. Quello previsto per le 8.30 di oggi, alle 23.30 di ieri era stato cancellato.

malpensa italiani rientro israele – MALPENSA24