MALPENSA – Rompono il silenzio i sindacati confederali (Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl) in merito ai cinque giorni di sciopero indetto dalle sigle di base che hanno paralizzato l’attività di Mle alla Cargo city di Malpensa. “Molto rumore per…” il titolo del comunicato che appare come un atto di sfida nei confronti di Cub Trasporti, Adl, Usb e Flai che nei giorni caldi della protesta sono stati i principali portavoce dei lavoratori.
Senza proclami
Di seguito la nota integrale congiunta firmata dalle segreterie territoriali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl:
In data 12 febbraio FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI e UGL hanno partecipato al Tavolo con il Prefetto di Varese per dare soluzione alla vertenza avviata dalle OO.SS. di base verso MLE BCUBE che rischiava di mettere in forte difficoltà lavoratori.
Il senso di responsabilità e il rispetto delle regole delle scriventi ha permesso di raggiungere un compromesso in sede prefettizia, salvaguardando cosi i lavoratori da eventuali sanzioni disciplinari, anche in presenza di evidenti infrazioni delle norme vigenti.
Per il giorno 16 febbraio sono state convocate le OO.SS. firmatarie del contratto integrativo vigente in MLE (FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI, UGL) al fine di affrontarne il rinnovo a partire da una revisione delle indennità disagio e funzione, dall’introduzione di un nuovo PDR e da ulteriori elementi premianti.
Niente di nuovo rispetto a quanto le scriventi OO.SS., avevano incominciato a discutere nello scorso mese di novembre; una discussione partita per l’area rampa da estendere a tutte le aree aziendali.
Un tavolo di contrattazione derivante dal CCNL che avrebbe potuto soddisfare e che potrà di nuovo soddisfare le corrette rivendicazioni dei lavoratori.Tutto ciò con la concreta attenzione ai risultati da ottenere, senza alcuna necessità di visibilità per una battaglia prettamente “politica” e di posizionamento da parte del sindacalismo di base, che nulla aveva a che vedere col reale interesse dei lavoratori.