MILANO – Annullato l’atto di nascita di un bambino figlio di una coppia di uomini e nato attraverso la maternità surrogata. Lo ha deciso oggi il Tribunale Civile di Milano, accogliendo la richiesta della Procura, a seguito della sentenza della Cassazione che ha dichiarato come unica strada percorribile quella dell’adozione. Per il sindaco di Milano Giuseppe Sala, si tratta di «un passo indietro.» Altre tre famiglie per cui la Procura ha richiesto il medesimo annullamento, attendono ora di sapere come andrà a finire, mentre per chiedere l’annullamento della trascrizione dei riconoscimenti dei figli di tre coppie di donne, ha spiegato lo stesso Tribunale con una nota, nati all’estero con procreazione assistita, serve un altro “procedimento” di “rimozione dello stato di figlio”.
La posizione del Sindaco di Milano
«Un passo indietro dal punto di vista politico e sociale, mi metto nei panni di quei genitori che a Milano pensavano di poter contare su queta possibilità», ha detto il sindaco Sala nel suo Podcast di oggi, «la registrazione non dipende solo dalla volontà politica, è un atto che ha a che fare, logicamente, con l’apparato amministrativo del Comune e io, vista anche la presa di posizione della Procura, non posso esporre un funzionario comunale a rischi personali di natura giudiziaria».
Intervenga il legislatore
Secondo Sala «dovrebbe essere il legislatore a consentire con legge come avviene in altri Paesi anche europei, ad esempio in Spagna e Danimarca, la registrazione del figlio di coppia dello stesso sesso a prescindere dal più oneroso e ad oggi davvero travagliato procedimento dell’adozione in casi particolari», che è quello invece previsto dalla Cassazione. Secondo la sentenza pubblicata il 30 dicembre 2022, la tutela del minore, figlio di coppia dello stesso sesso, può essere assicurata ordinariamente attraverso la sua adozione, così come avviene per le coppie eterosessuali. A questo punto le registrazioni all’anagrafe fatte fino ad ora sono per conseguenza illegittime.
