Milano, caso La Russa: al via le analisi sui reperti biologici

morazzone leggi garanzie

MILANO – Saranno analizzati a partire dal prossimo 15 settembre i reperti biologici raccolti nell’appartamento milanese di Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato e indagato con l’amico Tommy Gilardoni per una presunta violenza sessuale ai danni di una compagna di scuola, dopo una serata in discoteca nel maggio scorso. Lo ha disposto la Procura di Milano nell’ambito delle indagini svolte dalla Squadra Mobile della Questura meneghina.

Le prove biologiche

Gli accertamenti disposti dal pm Rosaria Stagnaro, titolare del fascicolo di inchiesta insieme all’aggiunto Letizia Mannella, verranno effettuati presso il laboratorio di genetica della sede regionale della Polizia Scientifica. Si tratta della ricerca di prove della presenza dei giovani nei singoli locali della casa.

Gli accertamenti sui telefoni

Oltre alle prove biologiche, proseguono gli accertamenti sui cellulari sequestrati a La Russa jr, dai quali sono state estrapolate tutte le conversazioni, incluse le chat, fatta eccezione quelle con il padre o altri parlamentari.

La denuncia della presunta vittima

La vicenda prende il via dalla denuncia della giovane, la quale, anche a seguito di un confronto con una sua amica che era presente alla serata in discoteca, ha affermato di non ricordare nulla di quanto accaduto quella notte perché presumibilmente fuori di sé a causa di un drink che le sarebbe stato servito prima di lasciare il locale, dove aveva incontrato Leonardo La Russa e il suo amico dj.

Lui ha sempre negato ogni accusa, parlando di rapporto consensuale.

milano violenza processo larussa – MALPENSA24