VISTO&RIVISTO La dolcezza e la durezza in una ruga

minchella cholodenko visto rivisto

di Andrea Minchella

VISTO

OLIVE KITTERIDGE, di Lisa Cholodenko (Stati Uniti 2014, 233 min.).

Quando Frances McDormand si posa su un progetto, quel progetto prende forma e diventa una pietra preziosa. La brava attrice ha la capacità di trasformare un buon racconto in un’esperienza unica e necessaria per l’anima di ognuno di noi. Quelle rughe, dure e dolci allo stesso tempo, sono le profonde tracce di una vita vissuta fino all’ultimo respiro, fino all’ultima emozione, fino all’ultimo sguardo.

Questa mini serie targata dalla potente ed attenta Hbo mette a fuoco una figura molto ben delineata e quasi ancestrale della donna, della madre, della moglie più spigolosa e dolce che si sia mai vista sullo schermo. Olive Kitteridge è un’insegnante di matematica che vive in una cittadina del freddo Maine. Olive ha un marito, il comprensivo Henry, un gigantesco Richard Jenkins, che fa il farmacista, per il corpo e per l’anima, che tutti conoscono in paese.

Olive ed Henry hanno un figlio, Cristopher, che non si sente abbastanza amato da quella madre che centellina ogni emozione, ogni carezza, ogni abbraccio. Una famiglia normale, quella dei Kitteridge, che attraversa tutte le difficoltà della vita con uno spirito antico, lontano dalle sbavature e dalle confusioni che spesso le famiglie contemporanee sembrano avere come cifra predominante. Soprattutto Olive, dura e cinica, cerca a suo modo di proteggere la sua famiglia, la sua vita. Il marito, che di Olive è follemente innamorato, cerca di mediare per una visione della vita più smussata e facile. Spesso questo suo tentativo crea forti attriti, rendendo la convivenza all’interno della famiglia difficile e claustrofobica. Ma Olive, comunque, cerca di svolgere la sua “missione” nel migliore dei modi, cerca di amare, a suo modo, cerca di vivere, a suo modo.

Tratto dal sorprendente romanzo omonimo di Elizabeth Strout, la regia è della brava e moderna Lisa Cholodenko che, oltre a dirigere spesso episodi di serie molto seguite, nel 2010 ha diretto il bello e commovente “I Ragazzi Stanno Bene”, che parla in maniera asciutta e onesta di una famiglia i cui capi famiglia sono due donne.

Giustamente pluripremiata con 8 Emmy Awards, questa serie, divisa in 4 capitoli, racconta della vita di ognuno di noi. Racconta delle possibilità che abbiamo, durante la nostra esistenza, di risolvere problemi apparentemente irrisolvibili. Racconta del rancore e delle scelte sbagliate. Racconta, in fondo, di come la nostra vita, anche quando sembra non ci siano più spiragli, può prendere un corso nuovo ed inaspettato.

Progetti come questi riescono a colpirci nel profondo perché hanno il pregio, sia nella sceneggiatura che nella realizzazione, di raccontare una storia vera con onestà e sincerità, senza usare retorica né “furbe” scelte stilistiche.

Un piccolo capolavoro che è possibile ripescare sulle tante piattaforme che in questo periodo difficile forniscono, anche con produzioni di qualche anno fa, un importante e vitale svago culturale che ci possa tenere sempre connessi con la complessità profonda e a volte indecifrabile del mondo che ci circonda.

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RIVISTO

TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI (Three Billboards Outside Ebbing, Missouri, Stati Uniti-Regno Unito 2017, 115 min.).

L’angoscia, la sospensione e l’attesa miscelati in un racconto equilibrato, lineare e fortemente iconografico. Solo la McDormand avrebbe potuto interpretare il mitografico ruolo di Mildred, una mamma di una cittadina del Missouri che, per non far spegnere l’attenzione della sua comunità e dello sceriffo sull’atroce morte della figlia, decide di affittare 3 spazi pubblicitari, presenti sulla strada che porta a casa sua, per affiggere sopra 3 manifesti con domande raccapriccianti rivolte allo sceriffo Bill, il camaleontico Woody Harrelson. Una semplice ricerca della verità diventa la colonna portante di un film denso e unico nel suo genere.

Giustamente premiata con l’Oscar, Frances McDormand ci regala un’altra magica interpretazione che la rendono una delle più attente e capaci attrici degli ultimi vent’anni.

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