Morto Potestio, sindaco di Legnano nei primi, turbolenti anni Novanta

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LEGNANO – È morto oggi, domenica 12 febbraio, all’ospedale di Como Mauro Potestio, sindaco di Legnano dal 1990 al 1993 (sopra, una sua foto di quel periodo tratta dal libro di Giorgio Vecchio e Gianni Borsa “Legnano 1945-2000. Il tempo delle trasformazioni”, Nomos Edizioni). Nato nel 1943 Potestio, di professione medico chirurgo, era stato a lungo primario dell’ospedale di Cuggiono e aveva intrapreso la carriera politica nelle file del Partito socialista, divenendo vicesindaco e poi arrivando a guidare la giunta cittadina negli anni delle feroci lotte di potere fra i partiti protagonisti della Prima Repubblica, ma anche all’interno dello stesso Psi.

Motivo del contendere in ambito locale, i grandi piani di recupero delle aree dismesse del centro, a partire dalla Cantoni. Fra gli altri progetti della sua giunta che sollevarono aspre polemiche, quello presentato da una società privata per recuperare il Castello Visconteo realizzandovi un albergo con tanto di piscina e quello di un ippodromo con 10.000 posti a sedere dove far disputare il Palio delle Contrade.

Ultimo eletto con il vecchio sistema

Divisioni, polemiche e incertezze fra i partiti al governo della città – Dc, Pci poi Pds, Psi, Pri e Psdi – come ricordano Vecchio e Borsa nel libro citato, minarono progressivamente una maggioranza così composita. La sua fine prematura arrivò con le dimissioni di Potestio mentre era in corso una raccolta di firme per lo scioglimento del consiglio comunale, cui avrebbero poi aderito tutti i consiglieri esclusi quelli democristiani. Erano gli anni di Tangentopoli e della fulminea ascesa della Lega.

Dopo essersi candidato invano a senatore alle Politiche, Potestio – che fu l’ultimo sindaco della città eletto dal consiglio comunale prima della riforma per l’elezione diretta ad opera dei cittadini, come avviene oggi – fu travolto dalle inchieste collaterali a Mani Pulite, con i mandati di cattura a suo carico spiccati dalla magistratura per concorso in corruzione. Le inchieste giudiziarie fecero emergere un vorticoso giro di mazzette da centinaia di milioni di lire dell’epoca per ottenere gli appalti dell’edilizia, ma anche una sorta di “comitato d’affari” locale composto da imprenditori e dalle massime autorità politiche (e non solo) per spartirsi i maggiori investimenti pubblici.

Bruscamente terminata la sua avventura politico-amministrativa, Potestio si era dedicato alla professione ed era stato eletto più volte presidente di FederAnisap, la Federazione nazionale delle associazioni regionali o interregionali delle istituzioni sanitarie ambulatoriali private.

Il Collegio dei Capitani ricorda il contributo al Palio

Il Gran Maestro del Collegio dei Capitani e delle Contrade Raffaele Bonito, con il suo vice Tiziano Biaggi e tutto il direttivo, nel porgere ai familiari «le più sentite condoglianze» per la scomparsa di Potestio, ne omaggiano la memoria di Supremo Magistrato per il «grande contributo che seppe dare allo sviluppo e alla crescita dell’allora Sagra del Carroccio, facendola uscire dai confini cittadini portandola per la prima volta in televisione. Contribuì al restauro del monumento al Guerriero, alla nuova scenografia dello stadio, all’organizzazione di importanti convegni di studio con storici di prima grandezza, aumentando considerevolmente il budget dedicato agli eventi nel dare vita al Maggio Legnanese. Molto conosciuto anche per la sua attività medica, che svolse per più di trent’anni all’ospedale di Cuggiono, lascia in noi il ricordo dell’instancabile promotore della nostra manifestazione, avendone compreso da subito qualità e potenzialità».

Cordoglio di sindaco e giunta

Il sindaco Radice, la vice sindaco Anna Pavan e tutta la giunta comunale esprimono «il più profondo cordoglio» per la morte dell’ex sindaco Potestio. «Nella vita legnanese fra gli anni Ottanta e Novanta, è stato una figura carismatica e di riconosciute capacità sia in ambito amministrativo e politico sia in campo professionale. Da sindaco, ha colto, per primo, la necessità di valorizzare il nostro Palio proiettandolo oltre i confini cittadini, dandogli una visibilità che non aveva mai avuto in precedenza; un’intuizione che mantiene intatta anche oggi al sua validità. Alla sua famiglia le più sentite condoglianze».

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