Neutalia, Cenci (M5S) ci riprova in Regione: «Inceneritore di Busto da chiudere»

BUSTO ARSIZIO – «Inceneritore di Borsano da dismettere. Con un cronoprogramma e un piano per la bonifica». Lo chiede nuovamente il Movimento Cinque Stelle in Regione Lombardia, con una mozione all’ordine del giorno della seduta di domani, 3 maggio, che impegna la giunta Fontana a «porre in essere tutte le azioni necessarie per predisporre, un piano, comprensivo di cronoprogramma, per la progressiva dismissione degli impianti di incenerimento lombardi più vecchi e meno efficienti, Cremona, Busto Arsizio e Como». Un appello che fa riferimento sia alla capacità di incenerimento superiore al fabbisogno regionale, sia all’obsolescenza e ai recenti incidenti successi all’impianto di Borsano.

La mozione M5S

Sarà in discussione al Pirellone la mozione proposta dal consigliere regionale M5S Roberto Cenci in merito alla richiesta di dismissione da parte di Regione Lombardia degli inceneritori più arretrati tecnologicamente ed inutili alla fine della gestione dei rifiuti a livello regionale, tra cui quello di Busto Arsizio. Nel documento si chiede alla giunta regionale anche di «avviare tavoli di confronto fra le parti interessate, al fine di programmare la chiusura degli impianti in questione, nonché la bonifica dei siti interessati, affiancando e coadiuvando gli attuali proprietari e gestori degli inceneritori».

La voce del comitato

«Una richiesta – sottolinea provocatoriamente il comitato spontaneo No Inceneritore – esattamente in linea con quello che l’attuale assessore ed ex presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo auspicava nel 2013». Un riferimento tutt’altro che casuale: nel recente incontro con il comitato proprio l’assessore all’ambiente ha difeso l’operazione di Neutalia all’ex Accam, annunciando un maxi investimento da 80 milioni di euro. Il comitato ricorda infatti la delibera del dicembre di quell’anno, in cui l’assemblea di Palazzo Pirelli «aveva impegnato la Giunta a “definire, per quanto riguarda gli impianti di incenerimento, scenari e criteri di decommissioning, cioè di disattivazione progressiva degli impianti o delle singole linee di combustione, coerenti con la progressiva diminuzione di produzione del rifiuto urbano residuo regionale”».

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