Oggiona, la contro-verità della minoranza: «Ecco i reali primi 100 giorni della giunta»

OGGIONA CON SANTO STEFANO – «Ecco il reale bilancio di questi 100 giorni». Il gruppo di minoranza Progetto Comune, in scia alle recenti dichiarazioni della maggioranza, prova a vedere i primi mesi di governo della giunta di Franco Ghiringhelli da un punto di vista differente. Lo fa partendo dalle parole chiave che il nuovo sindaco, appena eletto, aveva indicato come i pilastri da seguire. Quattro, per la precisione: responsabilità, dialogo, concretezza, impegno. Di fatto, un assist per il gruppo guidato da Daniele Milani: «Speravamo di iniziare nel migliore dei modi, perché ogni decisione si sarebbe dovuta basare sul principio dell’interesse pubblico».

Critiche e prese di posizione. Ma anche di coscienza, va detto: «Ammettiamo di aver preso una spallata», dice la minoranza leccandosi le ferite delle scorse elezioni. «Ma nonostante questo, il morale resta alto perché la differenza di voti tra noi e la maggioranza equivale a meno del 7% delle 3300 persone aventi il diritto di voto». Da qui, le prime osservazioni sulle «responsabilità» finora dimostrate: «Il sindaco cerca di capire come funzionano gli ingranaggi che muovono la macchina amministrativa e con i suoi assessori pianifica subito degli incontri con le associazioni. Riteniamo che il Sindaco possa essere anche una persona generosa, essendo un imprenditore e avendo ereditato l’azienda di famiglia».
Il secondo punto è il «dialogo». E qui affondano: «Disgraziatamente questa promessa non é stata rispettata: non c’è stato un vero ascolto e confronto, ma in pochi minuti il sindaco e l’assessore hanno deciso di ridimensionare i volontari della Protezione civile». E ancora: «Si tratta di un atto inspiegabile e, ad oggi, il problema non è stato risolto. Anzi, ci risulta che altri volontari abbiano abbandonato il gruppo spostandosi a Cassano Magnago».

I progetti

Fino alla «concretezza nei progetti». Così la minoranza: «Siamo soddisfatti che siano stati ultimati i lavori del primo lotto di piazza Italia. I due anni di pandemia avevano bloccato il cantiere, penalizzando l’amministrazione precedente, ma ora finalmente i cittadini hanno a disposizione due luoghi di ritrovo meravigliosi». Da una parte, la nuova piazza di Santo Stefano che «permette un ingresso dignitoso alla chiesa e ha una rampa per disabili». Ora, «le persone possono fermarsi lì davanti, senza rischiare di essere investite, grazie al nuovo marciapiede e alla modifica del pericoloso doppio senso di marcia». Con un appunto: «Siamo dispiaciuti che l’attività commerciale di fronte ritenga di essere stata penalizzata. In realtà è sotto gli occhi di tutti che il negozio si sia molto allargato, aggiungendo posti a sedere e tavoli fuori. Ci auguriamo che il futuro rimanga prospero». Dall’altra, la piazza di Oggiona intitolata al generale Dalla Chiesa. «Abbiamo assistito a diversi eventi con grande soddisfazione di tutti». Un accenno anche all’ex sindaco Stefania Maffioli, che «pur avendo realizzato due grandi opere, ha lasciato nelle casse del Comune ben 900mila euro. Che si potevano utilizzare in questi 100 giorni per l’ampliamento del centro medico, per gli interventi al cimitero e per altri servizi».

Gli impegni presi

Infine, «l’impegno preso». Con un serie di progetti che «ci aspettiamo che si mettano in atto». Azioni come «trovare al più presto un valido sostituto al servizio medico e prelievi» e «proseguire i precedenti buoni rapporti con Alfa e Coinger». Ma anche «ristrutturare l’ex teatro, avendo le idee chiare su come utilizzarlo, e chiedere all’impresa indicata una soluzione per le nuove panchine in piazza Italia». E concludono: «In attesa di opere che siano farina del vostro sacco – e non un proseguimento di quanto fatto in passato – vi ricordiamo che per fare bilanci è bene aspettare tempi congrui. E mettere in atto azioni concrete, prima di tirare le somme».

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