I primi 100 giorni di Ghiringhelli a Oggiona tra piani per il futuro e critiche al passato

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OGGIONA CON SANTO STEFANO – Progetti sul tavolo pronti a prendere piede, ma anche quelli già lanciati dai predecessori e da portare avanti. Fino al rapporto – fra alti e bassi – con le minoranze del centrodestra. Da una parte, l’entusiasmo e la responsabilità che nascono da quel 56% che le Amministrative dello scorso ottobre hanno consegnato il governo di Oggiona con Santo Stefano al sindaco Franco Ghiringhelli. Dall’altra il «dispiacere di leggere giudizi affrettati e bassi attacchi personali alla persona». Ciò che basta, ora, per provare a togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Riassunto: i primi cento giorni della maggioranza civica di Obiettivo Comune (in alto, foto di repertorio).

I primi 100 giorni

La maggioranza raccoglie le idee e le riordina per dare un quadro del percorso che sta svolgendo. Il tutto, a partire dalla «fiducia» riposta nel primo cittadino, che è «presente tutti i giorni in Comune, con una parola per tutti». E che «sembra nato per l’incarico, ricoperto da subito con grande disponibilità». Un assist per rispondere per le rime alle recenti critiche che la minoranza di Progetto Comune, il centrodestra guidato da Daniele Milani, ha avanzato. «Dopo i primi doverosi momenti di conoscenza della macchina amministrativa, del funzionamento degli uffici e di tutti i dipendenti comunali, sindaco e amministratori si sono rimboccati le maniche», sottolineano dalla maggioranza. Tradotto: «In tutta franchezza si pensava di trovare meglio impostate alcune tematiche. Rileviamo invece che la precedente amministrazione ha aperto più cantieri senza obiettivi di intenti ben definiti e integrati, lasciando peraltro incompiuto praticamente tutto».

Le piazze

Diversi gli esempi di «incompiuto» citati da Obiettivo Comune. Come la piazza di Oggiona, che «ora va rivista per renderla vivibile e frequentabile. Come e quando lo stiamo decidendo». Lo stesso vale per quella piazza di Santo Stefano, «che ha stravolto definitivamente la viabilità: il malcontento della cittadinanza in merito si fa ancora sentire». Per quest’ultimo, «abbiamo provveduto a ultimare il primo dei tre lotti del progetto, ovviamente così come era stato deciso e approvato. Sarà importante che le successive tranche vengano riviste per limare le difficoltà di circolazione e i costi, per un piano faraonico che non ha tenuto conto delle necessità della zona».

Centro prelievi e convenzioni. «L’incompiuto»

A questi si aggiungono «una serie di problemi aperti e lasciati senza soluzioni, nemmeno abbozzate». Ne è un esempio «la comunicazione, tra gli ultimi documenti ricevuti a dicembre, che la Med House dal primo aprile non sarà più operativa nei locali in municipio: non abbiamo urlato allo scandalo ma ci stiamo dando da fare per trovare una sostituzione per il servizio prelievi». E ancora: «Abbiamo trovato la nuova convenzione con la polizia locale tra il nostro Comune e quello di Cavaria con Premezzo, stipulata da nemmeno un anno, praticamente in via di scioglimento: evidenti le “fragilità” delle basi sulle quali si sarebbe dovuta reggere». Inoltre, «stiamo ricostruendo i rapporti con Alfa e Coinger, affrontando problemi lasciati senza ricerca di soluzione da troppo tempo e ora non più rinviabili». E «stiamo entrando nel distretto dei Castelli Viscontei per poter aderire ai bandi anche a favore dei commercianti».

L’ex teatro, palestre, cimitero e bilancio

Fra gli obiettivi più sostanziosi, quello dell’ex teatro: «Per la prima volta e dopo pochi mesi, la nostra amministrazione ha un progetto per il recupero dello stabile che non solo deve essere messo in sicurezza, ma definitivamente recuperato. Il nostro piano è già stato presentato in Regione, per un bando, e la speranza è di ottenere fondi necessari». Lo stesso vale per le due palestre dei plessi scolastici: «Un paio di progetti sono in fase di realizzazione, con manifestazioni di interesse per il piano dell’edilizia scolastica regionale. Uno di questi, comprende la creazione di spazi per il pubblico». Senza dimenticare un «definitivo piano cimiteriale, in fase di studio, per il recupero degli spazi». Un appunto anche sul bilancio: «Pensavamo di avere maggior margine di spesa, come annunciato dal gruppo uscente. Invece quasi tutti i capitoli erano impegnanti: abbiamo dovuto agire con un bilancio svuotato, rimanendo praticamente bloccati fino all’approvazione del nuovo bilancio è previsto per marzo».

Le manutenzioni

Spazio poi alle manutenzioni: «Quelle programmate dall’amministrazione precedente sono state valutate insufficienti». Già, perché «i fondi stanziati per la cura di stabili e mezzi comunali sono stai diminuiti e ridotti all’insufficienza per indirizzare altrove le risorse». Una dimostrazione della «scarsa razionalità delle scelte» è lo stato della casetta dell’acqua, che «è in pessime condizioni da molto tempo, ma nonostante questo era stata rinnovata la convenzione con il gestore, vincolando una possibile alternativa». Infine, «stiamo preparando il bilancio di previsione per completare altri progetti, come la ristrutturazione completa della Casa dei combattenti».

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