“Agguato sull’Olona”: hanno assassinato il sindaco di Olgiate. Nell’Ottocento

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Giuliano Tosi

OLGIATE OLONA – «Anche se da tanto tempo vivo a Laveno, sul lago Maggiore, le mie origini sono di Busto Arsizio e nella mia famiglia si è conservato il ricordo di questa tragica vicenda: bisnonno e nonno citavano spesso il nome di uno dei condannati». Come ha raccontato Giuliano Tosi, autore del libro “Agguato sull’Olona – Il delitto Prandoni”, uscito a inizio aprile per Macchione Editore, «Otto mesi fa ho deciso di andare a fondo riguardo a questa storia, sfogliando innumerevoli pagine di giornali d’epoca e documenti giuridici. Il tutto non si è limitato a una vicenda strettamente processuale, ma ne è scaturita una galleria di personaggi alla Dumas».

Il primo atto di una lunga tragedia

Il primo gennaio 1872 un colpo di pistola uccise Ottavio Prandoni, sindaco di Olgiate Olona, sulla via della Garottola, alla Cappella di Sant’Ambrogio. «Il primo atto di una lunga tragedia che porterà alla condanna di tre innocenti, lasciando una profonda traccia nella memoria popolare», ha sottolineato il docente di storia e filosofia al liceo Sereni di Luino. «Per una serie di responsabilità finirono sotto processo tre persone. Si frapposero però aspetti politici e liti di paese, facendo sì che a loro fossero inflitti i lavori forzati a vita». Il libro rievoca il mondo di fine Ottocento tra Busto e Castellanza, popolato da mendicanti e senatori del regno, testimoni coraggiosi, vittime disperate e banditi con una coscienza. Protagonisti, in particolare, un tenente dei carabinieri e un giovane avvocato, che fecero della ricerca della verità e del trionfo della giustizia la missione di una vita.

Il secondo processo

Le pene dureranno sei anni, fino a quando arriverà una confessione che darà inizio un a un secondo processo: «Non andrà però come ci si potrebbe aspettare e questa ulteriore fase proseguirà per oltre un decennio. Quello incontrato dai condannati, che furono separati tra le carceri di Procida, Nisida e Gaeta, e vissuto dalle loro famiglie, è stato un destino tragico, una vicenda tremenda». Già autore del saggio “Sempione salvato”, sull’ultima azione partigiana in Valgrande, e – insieme alla moglie – di “Pan di vipera pan di strega – Valgrande 1917”, Tosi ha osservato: «Nelle mie ricerche ho rinvenuto una quantità di materiale maggiore di quanto mi aspettassi. La sordomuta, il galeotto, l’azzeccagarbugli, il politico ambizioso: un vero e proprio ritratto di quell’epoca. “Agguato sull’Olona” è nato come saggio storico ma, per la ricchezza dei documenti rinvenuti, è un saggio con tono da romanzo: perché è proprio la vicenda in sé che è romanzesca».

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