Cauley-Stein, Hanlan e McDermott: “Varese vive di basket, un piacere essere qui”

Openjobmetis Hanlan Cauley-Stein McDermott

VARESE – La Openjobmetis torna in campo domani, sabato, per l’ultimo test di pre season prima del ritiro di Gressoney e del Qualification Round di BCL ad Antalya. Nel frattempo la società ha presentato Willie Cauley-Stein, Olivier Hanlan e Sean McDermott (nella foto).

Olivier Hanlan

Sono molto contento di essere stato designato nuovo capitano. Sono il giocatore con più esperienza europea e con l’aiuto di tutti cercherò di essere utile alla squadra anche nello spogliatoio. I miei consigli da veterano del basket Fiba? Il consiglio che mi sento di dare ai miei compagni americani è di non avere fretta. Siamo ancora in pre season e dobbiamo pensare a far crescere la squadra. Non dobbiamo avere premura di fare più punti possibili e alle statistiche individuali, quelle arriveranno quando migliorerà la squadra. Questo è il nostro vero obiettivo. La mia posizione da point guard? Ho già fatto il playmaker in un paio di esperienze europee. La realtà è che siamo 3 esterni intercambiabili. Le posizioni possono subire adattamenti a seconda delle situazioni di gioco che studiamo a video attraverso un metodo molto americano voluto da coach Bialaszewski. Ho parlato con i miei compagni italiani e con gli allenatori e ci hanno raccontato i sold-out nelle ultime 12 partite della passata stagione. E’ bello giocare a Varese, una città che vive di pallacanestro e questo sicuramente ci mette addosso un po’ di pressione. Il numero 21? Mi hanno raccontato del mio “predecessore”, è sicuramente una bella coincidenza, ma in realtà ho sempre indossato questo numero così come mio papà e mio nonno.

Willie Cauley-Stein

Sono venuto in Europa senza pormi aspettative. Mi sto trovando bene con i compagni, sono ottime persone, sono ben impressionato dall’organizzazione e tutto ciò ha favorito il mio inserimento. Perché ho lasciato la Nba? Oramai la Nba è politica. Arrivo in Europa per riscoprire il basket come gioco di squadra. Per i giocatori del mio ruolo giocare oggi in Nba è frustrante: corri su e giù per il campo solo a fare blocchi. Quando ho parlato con Luis Scola mi ha spiegato che qui avrei potuto vivere un’altra mia dimensione e avrei riscoperto il basket come gioco di squadra: è molto più divertente, c’è più movimento di palla e solo non uno contro uno. Fisicamente sono a posto, mi sento bene e mi sono messo a disposizione del coach per quello che so dare. Varese? Si percepisce che c’è molto amore intorno a noi, non solo in campo, ma anche quando sono in città. I tifosi ti fanno sentire una superstar, anche se non è vero, e ci aiutano ad andare in campo per dare il 110%. Rispetto alla mia esperienza è molto meglio avere questa pressione, rende le competizioni più interessanti, tutte le qui partite contano e mi piace che sia così: non c’è un match uguale all’altro, in Nba molti di regular season e in parte di playoff erano tutti uguali. Il golf? Più che un amore per me è una dipendenza. Non nascondo che quando ho preso informazioni su Varese ho guardato se c’erano campi da golf. Ho giocato con Toto Bulgheroni: il clima era caldo, ma più secco rispetto a dove vivo io, il campo è bellissimo e in un paio di buche si può godere un panorama splendido tra lago e monti. Il mio amore per l’arte? Ho sempre avuto un grande interesse per l’arte, la storia, la pittura, la moda. Negli Usa le persone come me si chiamano renaissance men, persone che hanno molteplici interessi, non solo quelli legati al proprio lavoro. Sapere di venire in Italia ha aiutato la mia decisione di lasciare gli Usa anche da questo punto di vista. Milano è vicino a Varese, un po’ più lontano c’è Roma con il Colosseo e la storia antica, cose che mi hanno sempre appassionato.

Sean McDermott

Il mio modo di giocare è più adatto all’Europa che agli Usa anche se è la prima volta che esco dal mio paese. Il basket Fiba mi ricorda molto quello della high school e del college, con un movimento complessivo dei cinque giocatori e non solo tiri dal palleggio. Sentiamo l’importanza del Qualification Round di Basketball Champions League, la società ci tiene tantissimo, sappiamo che saranno 3 partite molto importanti da vincere. Stiamo lavorando per quello e pensiamo di arrivare pronti. E’ un piacere giocare in una piazza così calda, in mezzo a tutta questa passione per il basket. Io ho iniziato da professionista con il Covid e gli spalti vuoti. Poi in G-League dove non c’era molto pubblico e seguito. Vivere il basket qui a Varese è come respirare aria fresca.

Next Stop Trofeo Lombardia

Sabato 16 (a Desio) Trofeo Lombardia contro la Vanoli Cremona (ore 20.30 presso il PalaFitline). 

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