BUSTO ARSIZIO – A MalpensaFiere si gettano le basi di una comunità energetica rinnovabile. Tra le fonti di energia che la alimenteranno ci sarà un impianto fotovoltaico con la produzione di un gigawattora all’anno di energia elettrica grazie ai pannelli fotovoltaici sul tetto (e magari anche sui parcheggi, sul modello della e-work Arena) del polo fieristico bustocco.
Il protocollo-Manifesto
Il protocollo d’intesa per la nuova CER, tra Promovarese, la società di Camera di Commercio proprietaria di MalpensaFiere, i Comuni del territorio e le prime realtà private aderenti, tra cui il gestore del teleriscaldamento del quartiere Sant’Anna, è stato sottoscritto stamattina, 30 marzo, con il pienone in sala (a dimostrazione dell’interesse che suscita il tema), in occasione del forum EnergEtica che si è svolto proprio nel complesso fieristico di via 11 settembre.
Il via
Le prime sottoscrizioni sono avvenute oggi, non a caso in occasione di EnergEtica, il forum della transizione energetica organizzato da Camera di Commercio Varese che, nelle sale di MalpensaFiere, ha fatto il punto della situazione su un tema cruciale non solo per il nostro futuro bensì già per il presente di imprese e cittadini tutti. E proprio il Centro Espositivo Polifunzionale di Busto Arsizio, gestito da Promovarese Srl, società in house dell’ente camerale, sarà presto al centro di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER). Questo alla luce del Manifesto-Protocollo d’Intesa che nella mattinata odierna ha visto apporre le prime firme d’adesione.
La “squadra” della CER
Tra i sottoscrittori, i Comuni di Busto Arsizio, Cassano Magnago, Olgiate Olona e Solbiate Olona (i comuni dell’area che fa riferimento alla stessa cabina di trasformazione di E-distribuzione), enti come Centrocot e ITS Incom e imprese dell’intorno tra cui BTSR International, Sport Service Mapei, Sommese Petroli, Fogliani, Double Tree Hilton, Giardineria, oltre alla Gestione del teleriscaldamento che fa riferimento alla centrale termica del quartiere di Sant’Anna. Un primo esempio di come anche i cittadini potranno beneficiare della partecipazione alle Comunità Energetiche Rinnovabili sottolinea la Camera di Commercio.
Come “funziona”
La CER MalpensaFiere comprenderà una serie di soggetti pubblici e privati, tra cui i cittadini stessi, e potrà contare sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, principalmente fotovoltaico, già esistenti o in fase di progettazione. L’energia generata dai “prosumer”, ovvero i produttori/consumatori al centro di questo processo virtuoso, che in alcune fasce orarie o in certi giorni della settimana non verrà completamente assorbita dai rispettivi cicli, potrà così essere destinata all’autoconsumo interno alla CER. Non solo, potrà inoltre essere utilizzata, in quelle stesse fasce orarie, anche da soggetti diversi, “consumer” o altri “prosumer”, che saranno quindi messi nelle condizioni di veder diminuire il costo netto del proprio fabbisogno energetico.
I protagonisti
«Le sottoscrizioni sono ancora aperte per tutto il mese di aprile – sottolinea Mauro Temperelli, direttore generale di Camera di Commercio – appena sarà pubblicato il decreto sulle CER, siamo pronti a partire, per dimostrare che si può fare. È un percorso faticoso, che necessita di un’alleanza forte tra istituzioni e promoter. Ma anche se non c’è ancora un conto economico, ricavi e incentivi, siamo convinti che questa esperienza possa essere replicata». L’obiettivo, ça va sans dire, è abbattere i costi energetici. «Daremo tutto il nostro supporto alla formazione delle comunità energetiche rinnovabili, anche in vista della revisione del Piano di Governo del Territorio – sostiene l’assessore all’urbanistica di Busto Arsizio Giorgio Mariani – l’energia rinnovabile prodotta dalle CER potrà anche servire a produrre l’idrogeno verde, per la transizione energetica dell’industria e della mobilità». A Busto tra l’altro è aperto un bando di manifestazione d’interesse per l’adesione alle CER.