Parco del Ticino, la sala del consiglio di gestione ora porta il nome di Beltrami

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MAGENTA – L’intitolazione al suo nome della sala del consiglio di Villa Castiglioni a Magenta: così il consiglio di gestione e i sindaci del Parco del Ticino hanno voluto rendere omaggio oggi, venerdì 19 aprile, a Gianpietro Beltrami, presidente del Parco dal 2012 al 2019, scomparso lo scorso luglio (nella foto). La cerimonia si è svolta alla presenza dell’assessore al territorio e sistemi verdi di Regione Lombardia, Gianluca Comazzi, dei sindaci e dei familiari – la moglie Carla, i figli Gianluca e GianPaolo, il fratello Idelberto Alessandro – che hanno scoperto la targa.

Chiappa: «Continua fonte di ispirazione»

«Dopo la sua improvvisa scomparsa – ha ricordato la presidente del Parco del Ticino, Cristina Chiappa – ci siamo interrogati su come onorare degnamente la memoria di Beltrami. Abbiamo scelto di dedicargli la sala del consiglio di gestione, luogo simbolo della sua attiva partecipazione. Per noi, attuali amministratori, Gianni è stato una fonte di ispirazione continua e siamo convinti che, con questa targa, il suo spirito guiderà anche le future generazioni.

«Convinto sostenitore del Parco e delle nostre comunità – ha proseguito la presidente – Gianni era un uomo di grande determinazione, un leader nato, sincero e diretto. Si definiva un agricoltore prestato al mondo della banca e della politica. Io personalmente, come l’intero consiglio, gli siamo profondamente debitori per l’eredità morale e professionale che ci ha lasciato e per la fiducia riposta in noi. Non mi resta che ringraziarlo e ricordarlo sempre con immenso affetto e riconoscenza».

Comazzi: «Un riferimento per i sindaci e per i cittadini»

Toccante il ricordo dell’assessore regionale Comazzi: «Non potevo mancare oggi perché Gianni per me è stato un grande maestro, un grande amico. Ci sentivamo quasi tutti i giorni e anche nella sua attività di sindaco (di Besate, nda) lui, alla fine, parlava sempre del Parco. Il suo cuore, la sua testa, erano sempre rivolti al Parco del Ticino. È stato un grande presidente, un punto di riferimento per i sindaci e per i suoi cittadini; parlava con tutti, aveva sempre una buona parola per tutti, era sempre pronto ad ascoltare e a risolvere le questioni che gli venivano poste. E questo perché aveva dentro una grande passione, la voglia di fare, una forza, un coraggio, una determinazione che veramente devono essere raccontate e portate come esempio per tutti quei giovani che vogliono avvicinarsi alla cosa pubblica a fare politica. Ma soprattutto era una persona buona, una persona onesta, una persona che amava quello che faceva. Alla famiglia dico che deve essere orgogliosa per tutto quello che Gianni ha costruito e sono convinto che chiunque verrà qui, in questa sala così importante, la sua sala, la sala del Parco più bello che noi abbiamo, alzerà lo sguardo, leggerà il suo nome e saprà che Gianni ha dato tanto della sua vita anche al Parco del Ticino».

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