Parco inclusivo a Fagnano senza i fondi della Regione. Rosa: «Usiamo i nostri»

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FAGNANO OLONA – Non solo Geasc e monumento ai Caduti, a Fagnano si discute anche sul parco inclusivo, un progetto presentato dall’amministrazione Catelli per il parco Beslan che avrebbe potuto ricevere un finanziamento da parte di Regione Lombardia. «Peccato che abbiate ritardato e quindi ormai le domande sono chiuse, ciò significa che i 142 mila euro che avete previsto saranno fondi comunali, e mi sembrano un po’ eccessivi», ha fatto notare il capogruppo di opposizione, Paolo Carlesso. Osservazione alla quale ha subito risposto l’assessore ai Lavori Pubblici Luigi Rosa: «Era già un nostro obiettivo realizzare questo progetto e lo faremo con la massima qualità. E’ un investimento per la comunità».

Giochi senza discriminazione

Durante lo scorso consiglio comunale di martedì 2 febbraio, l’amministrazione Catelli ha presentato una variazione di bilancio da 142 mila euro per trasformare l’area giochi del parco Beslan di via Salvatore Quasimodo in un parco inclusivo «per permettere a bambini con disabilità e normodotati di relazionarsi in sicurezza e senza discriminazione», ha spiegato l’assessore Rosa.

Fondi esauriti

Il progetto si sarebbe potuto aggiudicare i 30 mila euro del bando indetto da Regione Lombardia, ma il Comune non ha presentato la domanda, poiché il 13 gennaio il Pirellone ha fatto sapere di aver raggiunto il numero massimo di richieste e che i fondi a disposizione erano esauriti.

«Il bando è stato aperto a luglio 2020 si sapeva che chi primo arriva meglio alloggia, quindi perché l’amministrazione non ha presentato la domanda in tempo?», si è chiesto il capogruppo di Fagnano Bene Comune, Paolo Carlesso. Che ha poi sottolineato qualche falla nel sistema di presentazione dell’idea. «La Regione ha fatto sapere che le iscrizioni erano ormai chiuse il 13 gennaio, e la giunta ha approvato il progetto definitivo il 21, quando ormai sapevano di non avere i soldi. Inoltre, a dicembre avevano portato in consiglio una variazione di 98 mila euro e ora siamo già saliti a 142 mila. Mi sembra davvero eccessiva».

Costa troppo

Secondo Carlesso, infatti, si sarebbe potuto creare il parco inclusivo con molto meno. «Non ci sono barriere architettoniche particolari nel parco di Beslan e anche se i giochi sono costosi, mi sembra che la cifra stimata sia troppo alta. Anche perché in consiglio comunale non sono riusciti a darci una descrizione chiara degli interventi che vogliono fare».

E’ un progetto ambizioso

L’assessore Rosa, però, ci tiene a sottolineare che l’amministrazione vuole puntare al massimo della qualità. «Molti Comuni investono il minimo indispensabile, ma noi vogliamo acquistare giochi completamente a norma e che possano davvero assicurare sicurezza e inclusione, per un progetto così importante, soprattutto per i più fragili».

Quindi l’idea di Più Fagnano è quella di intervenire sull’area giochi, che conta circa 430 metri quadrati, rifacendo la pavimentazione anti trauma in gomma, installando giochi inclusivi, come altalene, funghetti e girelle, realizzando un percorso sensoriale e inserendo anche un tavolo e delle panchine per una zona picnic.

Questione di priorità

Quanto al problema del bando regionale, Rosa ha voluto mettere i punti sulle i. «Noi abbiamo sempre desiderato realizzare questo progetto, indipendentemente dal finanziamento regionale, quindi procederemo anche con i fondi comunali perché crediamo nella sua importanza. Inoltre, le potenzialità del nostro ufficio tecnico non sono infinite e nei mesi scorsi ci siamo dovuti impegnare sui lavori finanziati dal 500 mila euro del Pirellone, sulla sistemazione delle aule e della mensa della scuola materna per l’inizio della scuola e sulle ciclabili. Abbiamo dovuto fare una scelta. Quello che è sicuro è che abbiamo stanziato i fondi per questo progetto e lo porteremo avanti».

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