MAGENTA – È partito ieri, giovedì 2 febbraio, da Magenta il 40° container carico di aiuti umanitari per le popolazioni siriana e turca colpite dal devastante terremoto del 6 febbraio. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione Insieme per la Siria-Italia e, sul nostro territorio, dal centro islamico “Abu Bakar” dove è stato attivato un punto di raccolta di generi, alimentari e non, provenienti da tutto il territorio Magentino-Abbiatense. Alla raccolta degli aiuti hanno partecipato la Comunità Pastorale di Magenta e numerose associazioni cittadine.
L’Italia è stato il primo Paese europeo a rompere parzialmente l’embargo nei confronti della Siria e a permettere la spedizione indiretta di aiuti umanitari offerti da privati e trasportati sul posto dall’aeronautica militare italiana.
Parroco e sindaco “facchini” per un giorno
Alla preparazione finale del carico (nella foto in alto) hanno partecipato il parroco, don Giuseppe Marinoni, e il sindaco della città, Luca Del Gobbo. «La nostra Magenta – ha tenuto a sottolineare il sindaco – è una comunità aperta all’accoglienza e capace di costruire il bene comune: anche in questa occasione ha dimostrato la sua forza che si basa sullo spirito di solidarietà, fratellanza e umanità.
«Durante la drammatica pandemia, di fronte a una insensata guerra nel cuore dell’Europa e ora con una tragedia umanitaria come quella di Siria e Turchia, abbiamo assistito nuovamente a una gara di solidarietà: centri islamici, istituzioni, associazioni del territorio e tanti cittadini – ha aggiunto Del Gobbo – hanno saputo organizzarsi e fare rete impegnandosi a donare materiale prezioso per la sopravvivenza della popolazione in grave difficoltà e a far sentire il proprio calore e la solidarietà».
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