Il primo fu Alcide De Gasperi

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Alcide De Gasperi durante un comizio

di Luigi Patrini

Quando chiedevo ad uno studente chi fosse stato il primo Presidente della Repubblica Italiana, mi veniva detto: “Luigi Einaudi”; i più studiosi ricordavano dalle Medie che, prima di lui, c’era stato Enrico De Nicola, che fu Presidente provvisorio fino alle elezioni del Primo Parlamento repubblicano, eletto il 18 aprile del 1948; De Nicola era stato eletto dall’Assemblea Costituente, votata contestualmente al referendum che, il 2 giugno 1946, decretò la fine della monarchia e vide la costituzione della prima grande assemblea democratica che, dopo la fine della monarchia sabauda, redasse la Costituzione della Repubblica tuttora in vigore. Durante la monarchia Capo dello Stato era il re, ovviamente, dopo l’esito del referendum occorreva sostituirlo.

Il primo presidente della neonata repubblica non fu però De Nicola, ma il democristiano Alcide De Gasperi perché, per il principio giuridico che non consente che la più alta carica dello Stato sia priva di titolare, svolse le funzioni di Capo dello Stato per qualche settimana. I risultati del referendum del 2 giugno furono proclamati il 10 giugno dalla Corte di cassazione e subito dopo il Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, assunse le funzioni di Capo provvisorio dello Stato, con il consenso di Togliatti e di Nenni. Il 13 giugno Umberto II (il “Re di maggio”), lasciò correttamente l’Italia per evitare la guerra civile e si recò in esilio in Portogallo.

L’Assemblea Costituente elesse solo il 28 giugno Enrico De Nicola, che divenne così Capo Provvisorio dello Stato, carica che mantenne fino al 31 dicembre del 1947; il 1^ gennaio del 1948 entrò in vigore la Costituzione redatta dall’Assemblea Costituente, e lo stesso De Nicola – in forza della Prima disposizione transitoria del testo costituzionale – assunse il titolo di Presidente della Repubblica; il primo Parlamento eletto il 18 aprile del 1948 elesse il successore di De Nicola solo il 12 maggio, scegliendo Luigi Einaudi, che fu il primo Presidente che restò in carica per l’intero settennato.

Finora, dunque, per ragioni facilmente comprensibili, solo De Gasperi – per un periodo davvero brevissimo di quasi tre settimane – ricoprì contemporaneamente la doppia carica di Capo del Governo e di Capo dello Stato.

Chi sarà ora il successore di Mattarella, sempre più deciso a non fare il bis? Difficile dirlo: certo l’intesa tra i partiti appare sempre più difficile: nel ’46 i Governi antifascisti trovarono per breve tempo un’intesa molto forte, imperniata sulla collaborazione fra la DC di De Gasperi, il PCI di Togliatti e il PSI di Nenni: era il tempo dei Governi dell’Esarchia, costituiti da rappresentanti delle forze politiche che collaboravano nel CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) che erano 6: DC, DL (Democrazia del Lavoro), PCI, PSI, Partito d’Azione e Partito Liberale.

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Luigi Patrini

Ora la situazione è davvero complessa e difficile: molti sono gli aspiranti, ma uno solo sarà eletto. Sarà impossibile accontentare tutte le aspirazioni che si intrecciano: i nomi più gettonati sono certo quelli di Draghi, Berlusconi e Amato. Sarà difficile, come argomentavo in un precedente intervento, che questo Parlamento riesca a non svergognare il Paese dopo gli osanna e gli elogi fatti a Draghi, silurandolo. Draghi dice di non avere aspirazioni personali, ma sarebbe certamente il più autorevole e prestigioso. C’è tanta ipocrisia nell’invocare la sua permanenza alla guida del Governo (…“lo guida così bene che pare insostituibile”! …“Resti lì, farà tanto bene ancora!”). Il vero guaio è che i gruppi politici attuali – quale più, quale meno “di plastica” – non riescono ad avere la certezza di come votano i loro Parlamentari (che tengono tutti famiglia!) e la loro debolezza è spaventata dalla serietà di personalità come Draghi, alle quali non si riesce facilmente a “tirare la giacchetta”.

Preghiamo che tutti, in questo momento tanto difficile e pericoloso, sappiano far prevalere gli interessi del Paese sulle proprie aspettative e aspirazioni nascoste. E che …vinca davvero il migliore! Speriamo che lo sia davvero e che non ci metta troppo tempo a farcelo capire.

patrini degasperi presidente – MALPENSA24