PD di Busto contro Reguzzoni: «Accoglie gli ucraini ed è solidale con gli invasori?»

Paolo Pedotti

BUSTO ARSIZIO – «Seria mancanza di sensibilità istituzionale». Il PD di Busto Arsizio “bacchetta” l’assessore e commissario della Lega Paola Reguzzoni per aver detto “Io sto con la Russia” «in occasione di un incontro a porte chiuse», come si legge in una nota diffusa dal segretario Dem Paolo Pedotti. «Affermazione grave. Avremmo voluto fosse smentita pubblicamente nella sua integrità». All’amministrazione si chiede «di evitare ambiguità e stare con l’Ucraina senza se e senza ma».

«Accoglienza agli ucraini e solidarietà agli invasori?»

Sono due i motivi che spingono il PD di Busto a criticare Reguzzoni. «In primo luogo – scrive Pedotti – perché è l’assessore chiamato a coordinare insieme al Sindaco tutte quelle iniziative di accoglienza che privati e associazioni stanno realizzando nell’interesse del popolo ucraino. Non è possibile immaginare che a gestire iniziative a favore del popolo ucraino sia chi dichiara la propria solidarietà nei confronti degli invasori». Ma anche perché i Dem si aspettano che «l’amministrazione tenga fede a quanto deliberato» in consiglio comunale.

Reguzzoni come Rogora

«Riteniamo che dimostrare coesione in questa fase molto difficile sia un atto di responsabilità nei confronti dei bustocchi e dell’intero popolo italiano – sottolinea il segretario del PD – non possiamo però tacere di fronte ai tentativi – espliciti, impliciti o mal riusciti – di equiparare le posizioni dell’Ucraina e della Russia (e dei rispettivi popoli e governi) – o peggio ancora di giustificare quanto sta accadendo adducendo a presunte responsabilità della Nato, dell’UE o di terzi non meglio precisati». E qui oltre alla Reguzzoni la bacchettata viene rivolta anche a Max Rogora.

«No alle ambiguità»

Tenendo conto che «il popolo russo non risulta peraltro minimamente coinvolto nel conflitto armato», perciò «il paragone tra invasi ed invasori nasconde forse l’imbarazzo di una parte della destra che nel corso degli ultimi anni ha osannato l’establishment russo». Ma per Pedotti «i problemi della destra non devono diventare i problemi dei bustocchi». Ecco perché all’assessore Reguzzoni, «che ha prontamente ritrattato l’affermazione originale spiegando che sta col popolo russo perché “il popolo russo non è Putin”, chiediamo una maggiore chiarezza e l’assenza di qualunque ambiguità che possa compromettere gli sforzi verso la comunità ucraina».

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