VERGIATE – In un anno si perdono fino 125.280 litri d’acqua, per un’emissione di circa 112,7 chilogrammi di Co2 nell’atmosfera. Basta un rubinetto che gocciola ad attirare l’attenzione della Terza D della Don Milani di Vergiate. Calcoli fatti alla lavagna e poi riportati nero su bianco in una lettera indirizzata al sindaco Daniele Parrino. «Vorremmo segnalare il problema», scrivono i giovani studenti. Ben accolte dal primo cittadino: «Sono osservazioni intelligenti», dice. «Sprechi e azioni da mettere in campo da un punto di vista energetico sono tematiche che affrontiamo da anni. Prendiamo atto delle osservazioni».
I calcoli
L’impegno nei confronti dell’ambiente, la tutela della natura e della salute, l’importanza di ribaltare il sistema e di cominciare a pensare in un’ottica di economia green. Sono tutti temi ormai fondamentali, che le giovani menti affrontano con impegno anche a scuola. E non solo come argomento di studio, ma proprio nella quotidianità. Lo dimostra la lettera degli studenti: «Durante l’ora di scienze abbiamo calcolato la perdita d’acqua in vari momenti». Riportando una stima precisa:
- 0,14 litri ogni 35 secondi
- 14,5 litri ogni ora
- 348 litri ogni giorno
- 10.448 litri ogni mese
- 125.280 litri ogni anno
A cui si aggiunge un’altra stima: «A tale perdita corrisponde un’emissione in atmosfera di circa 112,7 chilogrammi Co2».
«Osservazioni intelligenti»
Un’osservazione ragionata. Con l’unico obiettivo di «porre rimedio». Fattore che il sindaco ha apprezzato: «Faccio un’encomio ai ragazzi perché è una segnalazione intelligente. Siamo tutti attenti agli sprechi, di ogni genere, perché l’obiettivo è trovare soluzioni per vivere bene». Ecco perché «prendiamo atto di quanto sottolineato e ci attiveremo per risolvere il problema il prima possibile. Purtroppo in un’amministrazione pubblica non tutto si risolve sempre in tempi brevi. Ma faremo il possibile». Un’attenzione anche nei confronti delle scuole, «come dimostrano i vari bandi a cui stiamo partecipando per intercettare risorse utili a rendere i luoghi di studio sempre migliori».