Protesta “No padel”, attivisti dal sindaco di Busto. Bocciate le loro proposte

BUSTO ARSIZIO – Si è concluso con un “nulla di fatto” il faccia a faccia tra gli attivisti “No Padel” e il sindaco Emanuele Antonelli, strappato dai giovani promotori della protesta contro l’abbattimento degli alberi dell’oasi verde attorno alla pista di atletica di via Arturo Tosi a Sacconago dopo che due di loro si erano arrampicati su due grandi querce. «Le nostre proposte sono state bocciate» ammettono i giovani saliti nell’ufficio del sindaco a Palazzo Gilardoni. Ora valuteranno come proseguire con la protesta.

Le proposte

L’incontro è durato poco meno di un’ora. La delegazione degli attivisti, tutti e tre giovani, è stata accolta dal sindaco Antonelli e dal consigliere delegato al verde Orazio Tallarida. Hanno portato al tavolo tre richieste: prendere in considerazione le 1700 firme raccolte con la petizione “No Padel”, organizzare un incontro pubblico aperto alla cittadinanza per illustrare il progetto e sospendere il cantiere dei campi da padel e da calcetto almeno fino a quando non si terrà l’incontro pubblico. Proposte che però l’amministrazione ritiene non accoglibili. Il sindaco e Tallarida hanno infatti spiegato che il progetto, con un cantiere aperto e i lavori appaltati, non può essere fermato, pena la perdita dei fondi assegnati dal dipartimento allo sport.

Il confronto

Il consigliere delegato al verde ha però svelato che ci sono ben 225mila euro di investimenti in cantiere per interventi di piantumazione, tra cui quelli al parco di via Totò a Sant’Anna come compensazione per gli abbattimenti per il padel. Gli unici spiragli che sarebbero stati dati agli attivisti riguardano un’eventuale rimodulazione del progetto per salvare qualche albero rispetto alle previsioni (si tratterebbe di spostare leggermente le nuove edificazioni nell’area) e sulla verifica del rispetto della normativa europea che vieterebbe di tagliare gli alberi nel periodo di nidificazione degli uccelli. Come controproposta, gli attivisti sono arrivati anche a chiedere di ridimensionare il progetto, realizzando solo due campi invece che quattro e utilizzando il denaro risparmiato per aggiungere anche la copertura (attualmente non prevista), in modo da scongiurare perlomeno il rischio di «sacrificare il verde per una struttura che potrebbe in futuro rimanere abbandonata».

E ora?

Niente di nuovo, anche se i giovani che si sono confrontati con il sindaco non nascondono che se lo aspettavano. Fuori da Palazzo Gilardoni, ad aspettarli, c’era un manipolo di attivisti con i quali si sono confrontati per capire come portare avanti la battaglia per salvare gli alberi di Madonna in Campagna. Per ora è uno stop dopo la «vittoria» proclamata dal Gruppo Tanuki (una delle realtà che, insieme ad Assemblea Popolare, sostiene la protesta) in seguito alla sospensione del cantiere. «Non sappiamo come andrà a finire, ma giornate come quella di ieri non possono che darci forza – hanno scritto sui social – giornate come ieri ci insegnano che quando semplici persone come noi si uniscono riescono anche a mettere alle strette chi comanda». Ma le azioni non sembrano destinate a fermarsi, mentre giovedì 9 maggio è attesa la ripresa dei lavori in via Arturo Tosi.

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