Centro e quartieri più vicini: il Pd per Varese punta sulla “Città a 15 minuti”

Pd città 15 minuti

VARESE – La “Città a 15 minuti” è uno dei punti principali del programma del Pd per Varese. L’idea è quella di avvicinare centro e quartieri, con l’incremento della mobilità dolce. Un tema che i candidati del Partito Democratico hanno illustrato in largo Gigli, davanti all’ex Macello civico, che sarà il cuore di un’area riqualificata che collegherà Belforte al centro della città.

15 minuti per muoversi in città

La proposta su cui punta il Partito Democratico è quella di creare una Varese in cui da ogni punto della città devono essere raggiungibili in 15 minuti tutti i servizi essenziali. Per coloro che abitano a 5 o 10 minuti a piedi dal centro cittadino deve risultare evidente l’inutilità del mezzo privato per spostarsi in città, mentre per chi abita nelle altre castellanze deve essere data la scelta di muoversi coi mezzi pubblici verso il centro. Tra le altre proposte c’è il recupero dei parcheggi privati oggi chiusi e la promozione dei posteggi in zone periferiche, da cui far partire i percorsi di connessione tra centro e quartieri. Questa la visione che i candidati del Pd hanno illustrato oggi, 23 settembre, proseguendo nel lavoro di presentazione nei vari rioni di Varese dei punti centrali del programma.

Il ruolo dell’ex Macello

Per presentare la proposta della “Città a 15 minuti” il Pd ha scelto un luogo simbolo dell’idea di riqualificazione di Varese su cui l’amministrazione Galimberti intende continuare a puntare in caso di riconferma. Si tratta dell’ex Macello civico, area che troverà una nuova vita grazie al finanziamento ottenuto dal Governo per circa 15 milioni di euro. L’assessore ai lavori pubblici Andrea Civati ha spiegato come si trasformerà l’area, con largo Gigli che diventerà una vera piazza per Belforte e la presenza di un mercato rionale, sedi delle associazioni, spazi polivalenti e abitazioni per giovani famiglie. Una nuova destinazione che si sposa con l’idea della città a 15 minuti, con l’ex macello che diventerà un anello di congiunzione tra Belforte e il centro.

Le voci dei candidati

Quindi la parola ai candidati, a partire dagli architetti Michele Di Toro e Nadia Tortoreto che hanno evidenziato alcuni aspetti particolari della mobilità dolce e dell’uso della bicicletta, spiegando il significato sociale che deriva dalla creazione di connessioni. Domenico Marasciulo ha affrontato il tema della distribuzione dei servizi in città, in connessione con i percorsi urbani. Manuela Lozza ha sottolineato l’importanza della digitalizzazione per limitare gli spostamenti verso gli uffici. Infine Angelo Zappoli, componente della segretaria cittadina del Pd, ha lanciato la proposta di riconsiderare il ruolo e la mission di Avt e Aspem Reti, per costituire una partecipata che si occupi in prima persona della manutenzione di strade e servizi urbani. «A Varese – ha detto Zappoli – abbiamo oltre 220 km di strade comunali. Chi lamenta il problema delle buche sappia che per riasfaltare tutti i 220 km occorrerebbero 50 milioni di euro: il Comune dovrebbe dimezzare i suoi servizi solo per asfaltare le strade».