«Più male che bene(fit)»: il piano Neutalia bocciato dal comitato No Inceneritore

BUSTO ARSIZIO – «Neutalia, più male che bene(fit)». Arriva la bocciatura del comitato “No Inceneritore” rispetto al piano di compensazioni sociali e ambientali annunciato dalla società che dalla scorsa estate ha “ereditato” da Accam la gestione dell’inceneritore di Borsano. Il comitato ribadisce la sua richiesta di «chiusura immediata dell’impianto» e rivela che è in preparazione un documento, che verrà condiviso con gli altri comitati e associazioni del “fronte del No”, da sottoporre al responsabile d’impatto di Neutalia nell’ambito del percorso di partecipazione avviato negli scorsi mesi.

«Dialogo sì, ma anche risposte»

Anche il comitato “No Inceneritore” ha preso parte, tra gli stakeholders, al confronto con il territorio che Neutalia ha messo in campo con tre incontri nel mese di marzo, e ne ha dato conto nella prima di una serie di dirette Facebook ieri sera, 28 marzo. «Noi siamo contenti di questa opportunità di dialogo, anche se avremmo voluto fare delle domande agli esperti coinvolti da Neutalia – spiegano Emanuele Fiore e Stefano Marchionna, che hanno rappresentato il comitato agli incontri – altrimenti non è vero ascolto». Anche le prospettive di ridurre le emissioni e di controllarle meglio non bastano, per il comitato: «Gli spegnimenti e ripartenze del camino, ce ne sono state tre a febbraio, portano le emissioni alle stelle, un po’ come la “fumatona nera” dei vecchi diesel. Ma questo non risulta dai dati».

«Inceneritore, adesso basta»

«Ma dopo cinquant’anni di emissioni, ancorché nei limiti di legge, la goccia dell’inquinamento avrà scavato sulla salute dei cittadini? – si chiede Emanuele Fiore, borsanese, già candidato alle ultime elezioni con la lista Forza Busto – a me sarebbe piaciuto sapere l’effetto di 50 anni di inquinamento sul territorio. Qualcuno dice meno di una caldaia, ma un esperto invece dice che inquina come una città di 9000 abitanti, che non è proprio una caldaia o un pacchetto di sigarette. E ricordiamoci sempre che dal gennaio 2020 non sta termovalorizzando nulla, sta solo bruciando rifiuti, in attesa del ripristino delle turbine».

Resta il No

Insomma, la posizione del comitato No Inceneritore non viene smossa dal piano benefit di Neutalia: «Un impianto come quello di Borsano non ha nulla a che vedere con l’economia circolare – ribadisce Stefano Marchionna, che alle ultime amministrative era in corsa con i Verdi – e nemmeno è efficiente per il teleriscaldamento, visto che a detta degli stessi esperti ha una resa inferiore rispetto ai cogeneratori utilizzati a Busto e Legnano. Vecchio e inquinante, in una regione con un surplus di inceneritori, è inutile. E va chiuso».

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